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PRIMO MAGGIO, IN CENTINAIA SFILANO IL POMERIGGIO

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Da Il Resto del Carlino

 

Dopo le tensioni della mattinata, la manifestazione di Si-Cobas, facchini e collettivi scivola senza incidenti. Slogan contro le Coop, Granarolo, Legacoop e Calzolari

 

di Simone Arminio

 

Bologna, 1 maggio 2014 – È scivolato via senza incidenti il corteo del Primo maggio di Si-Cobas, facchini e collettivi (foto), partito alle 15 da piazza dell’Unità e arrivato attorno alle 18 in piazza Verdi.

 

Qualche centinaio i manifestanti, passati senza problemi in via Rizzoli, a ridosso del palco di Cgil-Cisl e Uil dove stamattina la protesta inscenata dal momento no-coop aveva creato non poche tensioni qualche scontro fisico (foto).

 

‘Torneremo nel pomeriggio’ era stato l’annuncio dei manifestanti (saliti anche sulle impalcature dei lavori in corso a Palazzo Re Enzo e sul Nettuno a piazzare una bandiera). E invece il corteo delle 15 non ha previsto ulteriori fuori programma.

Un fuori programma, anzi, a dire il vero c’è stato, ma del tutto inatteso: il corteo era infatti autorizzato a passare da via Zamboni, per raggiungere piazza Verdi, ma il fittone posto a ridosso di Porta Ravegnana non ha voluto saperne di abbassarsi neppure in seguito all’intervento della polizia municipale.

 

Così il corteo ha dovuto deviare in Strada Maggiore per raggiungere la zona universitaria passando da piazza Aldrovandi e via Petroni, con le forze dell’ordine ad anticiparli per bloccare il traffico. In piazza Verdi il gruppo si è sciolto senza incidenti.

 

Consueti gli slogan scanditi lungo tutto il tragitto: contro le Coop, contro Granarolo, Legacoop e Gianpiero Calzolari, il presidente di entrambe, ma anche contro i sindacati confederali. Al corteo del Si Cobas sono uniti i manifestanti di molte sigle antagoniste attive in città dal consueto Crash al Social Log, passando per Hobo, Cua e – appunto – il movimento No-Coop.

 

Simone Arminio