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COMUNICATO MR. JOB – YOOX 01/08/2014

COMUNICATO SINDACALE MR. JOB – YOOX INTERPORTO DEL 01/08/2014

 

A seguito contestazioni disciplinari del 17 giugno da parte di Mr. Job nei confronti dei lavoratori iscritti al Sindacato Intercategoriale Cobas che hanno partecipato agli scioperi dello stesso mese, sentite le difese dei lavoratori, la cooperativa Mr. Job conclude il processo disciplinare irrogando dai 4 ai 6 giorni di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.

Le motivazioni delle sospensioni fanno diventare certezze i nostri dubbi sulla reale portata delle contestazioni.

“… pur riconoscendo il diritto di sciopero e la libertà di manifestazione, ribadisce che tale diritto deve essere esercitato in modo legittimo.” Seguita da una serie di fatti che renderebbe illegittima l’azione di sciopero.

Giustizia è fatta! Committente e appaltante dopo aver fatto intervenire i sindacati confederali per firmare un verbale di accordo che implicitamente, per i contenuti, conferma l’esistenza delle condizioni retributive e di lavoro in essere sul cantiere denunciate adesso esplicitamente affermano che oggetto delle sanzioni disciplinari è proprio lo sciopero, lo strumento con il quale le lavoratrici hanno denunciato le loro condizioni di sfruttamento.

Non sarebbe la prima volta, che con mezzi vari mezzi, si tende a criminalizzare l’arma dello sciopero. La sentenza di Origgio per i fatti avvenuti durante lo sciopero alla Bennet, di portata ben più ampia rispetto alla vertenza Yoox, dovrebbe insegnare.

Tale comportamento, chiude la lettera di sospensione ricevuta dai lavoratori, “ha costituito una violazione ai suoi doveri di diligenza contrattualmente previsti, …” (?) come se i comportamenti tenuti da un lavoratore durante uno sciopero, peraltro regolarmente proclamato e non soggetto alla normativa restrittiva prevista per i servizi pubblici essenziali, possa essere oggetto di sanzioni disciplinari da parte del datore di lavoro.