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SI CHIUDE UN ACCORDO, BIO E’ BELL uno dei più importanti marchi del Biologico: “Finestra sul cielo”

BIO E’ BELLO , MA NON PER I LAVORATORI del magazzino di Finestra sul cielo

Ieri sera tardi dopo 2 giorni di sciopero compatto si chiude un accordo con la cooperativa subentrante nei magazzini di uno dei più importanti marchi del Biologico: “Finestra sul cielo”.

La vertenza nasce 2 mesi fa quando la Food service ( cooperativa dell’ appalto che gia conosciamo da Battaglio ) voleva imporre dei turni che impegnavano 6 giorni lavorativi, il no  compatto dei lavoratori e il trovarsi uniti porta quasi tutti a organizzarsi con il Sicobas e ad aprire una serie di rivendicazioni  che da tempo avrebbero voluto fare. A inizo aprile partono le rivendicazioni che sinteticamente sono riassumibili in : applicazione della 14 mensilita, un salario minimo di almeno 8 € ora, contratti a tempo indeterminato  ai lavoratori precari. Questi lavoratori grazie a un contratto informe del Multiservizi si trovano paghe da fame spesso sotto le 900 €. Di fronte a queste rivendicazioni e sopratutto di fronte alla compattezza dei lavoratori la cooperativa si è  subito allarmata,  facendo subito un passo indietro sui turni, rendendosi disponibile a trattare anche sul resto. Il committente di Finestra sul cielo però non ci sta, licenzia la Food service disdicendo il contratto d’appalto che viene aquisito da un grosso consorzio (Elpe) il quale contatta immediatamente il Sicobas per trovare un accordo. A parte sul salario minimo di 8 euro che doveva trovare la disponibilità economica del committente, sul resto si trova l’accordo. Finestra sul cielo invece non cede di un centesimo,  questa è una azienda che in pochi anni ha avuto un grosso sviluppo col business dei prodotti Biologici e direi sopratutto con lo spietato sfruttamento dei lavoratori tramita l’uso  delle cooperative. Si arriva allo sciopero , martedì l’ 80% dei lavoratori è davanti ai cancelli, “stranamente”uniti,  molti di loro non avevano mai fatto uno sciopero, vissuti nella sonnolenta vita a cavallo tra la provincia torinese e quella vercellese, è un fatto nuovo che né i padroni di finestra sul cielo ne altri avrebbero potuto immaginare potesse succedere . 

Dopo 2 giorni di sciopero si chiude la prima tranche rivendicativa: tutti i lavoratori rientrano garantiti nel nuovo appalto, garanzia per i tempi determinati, passaggio a un livello retributivo superiore, introduzione della 14 mensilità.  Non è  il 100% di quanto si rivendicava , ma è un significativo miglioramento economico, e sppratutto la soddisfazione che questa volta ad essere licenziati sono i padroni della cooperativa Food service, mentre i lavoratori rientrano a testa alta con migliori condizioni e forti dell’essere uniti. Un’altra piccola luce contro l’attacco generale dei padroni e del suo governo.

SICOBAS TorinoBIO E’ BELLO , MA NON PER I LAVORATORI del magazzino di Finestra sul cielo

Ieri sera tardi dopo 2 giorni di sciopero compatto si chiude un accordo con la cooperativa subentrante nei magazzini di uno dei più importanti marchi del Biologico: “Finestra sul cielo”.

La vertenza nasce 2 mesi fa quando la Food service ( cooperativa dell’ appalto che gia conosciamo da Battaglio ) voleva imporre dei turni che impegnavano 6 giorni lavorativi, il no  compatto dei lavoratori e il trovarsi uniti porta quasi tutti a organizzarsi con il Sicobas e ad aprire una serie di rivendicazioni  che da tempo avrebbero voluto fare. A inizo aprile partono le rivendicazioni che sinteticamente sono riassumibili in : applicazione della 14 mensilita, un salario minimo di almeno 8 € ora, contratti a tempo indeterminato  ai lavoratori precari. Questi lavoratori grazie a un contratto informe del Multiservizi si trovano paghe da fame spesso sotto le 900 €. Di fronte a queste rivendicazioni e sopratutto di fronte alla compattezza dei lavoratori la cooperativa si è  subito allarmata,  facendo subito un passo indietro sui turni, rendendosi disponibile a trattare anche sul resto. Il committente di Finestra sul cielo però non ci sta, licenzia la Food service disdicendo il contratto d’appalto che viene aquisito da un grosso consorzio (Elpe) il quale contatta immediatamente il Sicobas per trovare un accordo. A parte sul salario minimo di 8 euro che doveva trovare la disponibilità economica del committente, sul resto si trova l’accordo. Finestra sul cielo invece non cede di un centesimo,  questa è una azienda che in pochi anni ha avuto un grosso sviluppo col business dei prodotti Biologici e direi sopratutto con lo spietato sfruttamento dei lavoratori tramita l’uso  delle cooperative. Si arriva allo sciopero , martedì l’ 80% dei lavoratori è davanti ai cancelli, “stranamente”uniti,  molti di loro non avevano mai fatto uno sciopero, vissuti nella sonnolenta vita a cavallo tra la provincia torinese e quella vercellese, è un fatto nuovo che né i padroni di finestra sul cielo ne altri avrebbero potuto immaginare potesse succedere . 

Dopo 2 giorni di sciopero si chiude la prima tranche rivendicativa: tutti i lavoratori rientrano garantiti nel nuovo appalto, garanzia per i tempi determinati, passaggio a un livello retributivo superiore, introduzione della 14 mensilità.  Non è  il 100% di quanto si rivendicava , ma è un significativo miglioramento economico, e sppratutto la soddisfazione che questa volta ad essere licenziati sono i padroni della cooperativa Food service, mentre i lavoratori rientrano a testa alta con migliori condizioni e forti dell’essere uniti. Un’altra piccola luce contro l’attacco generale dei padroni e del suo governo.

SICOBAS Torino