Riceviamo la brutta notizia della condanna ricevuta da 13 compagni e compagne del Magazzino 47, dell’associazione “diritti per tutti” e del Kollettivo studenti in lotta per il tentativo di occupazione della stazione di Brescia durante un corteo nell’ambito della giornata di sciopero sociale contro le politiche di austerità. I compagni quel giorno furono caricati violentemente dalla polizia e ci furono tra di loro anche svariati feriti. Le accuse e le condanne sono di resistenza aggravata e lesioni aggravate, oltre che per alcuni di loro anche di istigazione a delinquere.
Si tratta della solita logica repressiva messa in atto dagli apparati giudiziari dello stato con il fine di colpire chi si ribella alle politiche di austerità economica attuate dai governi come via di uscita dalla crisi che sta attraversando il sistema capitalistico a livello globale. La ricetta che ci viene imposta dai poteri economici e dai governi, che sono il loro braccio politico, è quella del nostro impoverimento e della perdita totale di ogni forma di tutela nei luoghi di lavoro e di privazione di ogni forma di diritto (casa, salute, istruzione, trasporti) in favore del capitale industriale e finanziario, ovvero la causa della crisi stessa.
Ai compagni e alle compagne condannate esprimiamo la nostra solidarietà, sicuri di trovarci ancora a lottare insieme per i nostri diritti e la nostra dignità. La migliore risposta alla repressione è la lotta e su questo terreno risponderemo colpo su colpo.
S.I. Cobas Brescia