Trasporti

[CAPOZI AUTOTRASPORTI SRL]: NESSUNA PAURA, SIAMO SOLO UN VERO SINDACATO!

È con un atteggiamento degno dei padroni più beceri e grotteschi allo stesso tempo, che i titolari della Capozi Autotrasporti stanno provando e riprovando a arginare l’avanzata del S.I. Cobas in azienda, ovvero il continuo ingresso degli autisti livello 3S, all’interno in quello che oggi rappresenta, in questo paese un pò addormentato, l’unico sindacato dei, per e con i lavoratori.
Sono continue e frastornanti le minacce, anche a livello di incolumità personale, che i sigg. Capozi provano a riversare sui lavoratori che decidono di aderire al S.I. Cobas, nel tentativo di far tornare i “ribelli” a più miti pretese, e sotto l’ala protettrice del tranquillo e quotidiano sfruttamento padronale.


Il giochetto di raggirare i lavoratori, ottenendo le disdette dal S.I. Cobas, riuscì ai Capozi 4 anni fa circa. Questa volta, il tentativo non sta andando a segno anzi, più incessante si fa il martellamento psicologico, più autisti decidono di entrare nel sindacato, quello vero e che non mangia i bambini.
Si quello vero, anche perché in azienda esiste anche quello fasullo che si chiama Cisl, al quale ogni adesione in più, in verità ne sono rimasti veramente pochi di iscritti, farebbe fare salti di gioia alti 3 metri ai sigg. padroni.

Per non parlare poi, del vero e proprio pacchetto discriminazione che il datore di lavoro, in barba ad ogni disposizione di legge e di contratto, attua sin dal primo giorno che un suo dipendente decide liberamente di aderire ai cobas.

Ma da dove nasce questo profondo malumore accumulato dai lavoratori? Semplice!

È la solita trappola tesa dalla felice accoppiata azienda/sindacati confederali(Cisl in questo caso), a chi tutti i mesi si sobbarca centinaia e centinaia di ore di guida su mezzi pesanti, portando a casa salari assolutamente inadeguati: stiamo parlando dei soliti accordi bidone di forfettizzazione che cgil, cisl, uil si prestano a sottoscrivere in tutte le aziende; accordi studiati ad hoc dai vertici aziendali per scavalcare lo stesso contratto nazionale di per sé già negativo, e che vanno a penalizzare e condizionare ulteriormente in maniera fortemente negativa, la vita dei lavoratori che accettano lo stesso accordo.

In quest’ultimo senso, a breve, con le vertenze messe in piedi con i nostri iscritti, andremo a recuperare svariate decine di migliaia di euro ingiustamente sottratti.
Ora, essendo del tutto scomparsa la Cisl, la nostra proposta a Capozi, è quella di aprire il tavolo di trattativa con noi, anche perché dobbiamo purtroppo comunicargli con suo grande disappunto, che gli autisti stanno prendendo gusto a scioperare, visto che questo strumento permette finalmente di cominciare a vivere un pò la vita, a scapito dei suoi ingenti profitti accumulati in anni e anni di salari notevolmente depredati.

Quindi, riepilogando, sarebbe ora che Capozi la smetta con le inutili minacce ai lavoratori e cominci ad intraprendere la via del buon senso, unica via che potrebbe far tornare un clima di serenità all’interno dell’azienda, anche se la rabbia accumulata dai lavoratori per tutti i soprusi subiti negli anni, è veramente alta.

Milano, 13 febbraio 2016
 

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