RIUNIONE RSU – AZIENDA DEL 28 GIUGNO 2016 – POT : “PUBBLICO OSPEDALE TAGLIATO”
La Direzione Generale ha illustrato il prossimo futuro dell’ospedale di Bollate.
Ha dichiarato che rimarranno tutti i servizi attuali, incrementati con ulteriori attività ambulatoriali ed uno sportello unico alla persona per l’orientamento dei pazienti cronici.
Tutta l’attività legata agli interventi chirurgici sarà trasferita. In questo nuovo assetto, per alcuni servizi, sarebbe previsto, un allungamento dell’offerta all’utenza in termini di ampliamento dell’ambito orario di lavoro, dalle 08.00 alle 18 nei giorni settimanali, ed il sabato dalle 08.00 alle 13.00. Di primo acchito, se facessimo finta di essere atei sull’argomento, ci verrebbe spontaneo festeggiare.
Evviva!
Quanti servizi offerti al cittadino, ed anche a noi lavoratori che pur sempre cittadini siamo, e dopotutto paghiamo le tasse.
PENSANDOCI BENE … PER COSA DOVREMMO FESTEGGIARE?
Facciamo prima un piccolo passo indietro.
Nel 2010, quando a livello regionale si parlava del progetto Ospedali a Rete, noi delegati del S.I. Cobas distribuimmo un volantino intitolato “NUOVO OSPEDALE DI GARBAGNATE…E DI QUELLI VECCHI CHE NE FARETE?”, ove si denunciava il pericolo dello svuotamento dei piccoli ospedali a fronte dell’approvazione del progetto di costruzione del nuovo presidio di Garbagnate. Dieci ospedali nell’arco di 7 Km. Qualcuno doveva pur finire nella rete. DETTO …. FATTO!
Ecco solo alcuni dati:
- POSTI LETTO EX OSPEDALE DI BOLLATE DA 252 ACUTI + 25 DAY HOSPITAL PER ACUTI A 0 POSTI IN ASSOLUTO.
- CHIUSURA TOTALE DEL NUOVO BLOCCO OPERATORIO E DELL’ENDOSCOPIA A DANNO DEI CITTADINI E SOLDI PUBBLICI SPRECATIPER LA RECENTE RISTRUTTURAZIONE
- ED IL PADIGLIONE 70? CI AUGURIAMO DI NON ESSERE INFORMATI SU ULTERIORI SCANDALI COME IL RECENTE SULL’ODONTOIATRIA.
Ci duole leggere dichiarazioni di complimenti e congratulazioni al presidente della regione che è stato il fautore di questa drastica ristrutturazione.
Ci duole leggere dichiarazioni che annunciano l’allungamento dell’orario di lavoro con lo stesso personale attualmente in forza.
L’art. 7 comma 14 L.R. n. 23/2015 riforma sanitaria lombarda prevede:
“ LE ASST GESTISCONO I POT E I PRESST DIRETTAMENTE, OVVERO ANCHE MEDIANTE LA STIPULAZIONE DI ACCORDI TRA LE STESSE E ALTRI SOGGETTI EROGATORI ACCREDITATI”
QUESTA È LA PRIVATIZZAZIONE, E COSA NE SARÀ DEI LAVORATORI?
Ci duole ricevere una risposta evasiva ad una nostra richiesta di delucidazione sull’eventualità di una futura privatizzazione dei servizi pubblici, a partire da quelli territoriali come i POT.
Ci chiediamo, come si possa garantire una adeguata assistenza sanitaria senza dare prospettive a chi concretamente ha a che fare con l’utenza.
Per queste motivazioni non festeggiamo e non ci congratuliamo con nessuno perchè chi non ha memoria non ha futuro.