In serata si è poi svolto un tavolo tecnico al comune per la vertenza dei disoccupati 7 novembre, che proseguono quotidianamente la lotta per il lavoro stabile e sicuro e a salario pieno. La grande partecipazione dei disoccupati all’iniziativa di blocco del Porto è la dimostrazione della maturità di questo movimento, il quale non si limita più a condurre la lotta sotto i palazzi istituzionali, ma ha compreso che questa lotta può essere vincente solo collegandosi alle mobilitazioni operaie e ponendo l’emergenza disoccupazione nel quadro più complessivo della contraddizione capitale-lavoro.
La lotta per il lavoro ai disoccupati non può essere disgiunta dal tema dello sfruttamento e dell’oppressione imposta sui luoghi di lavoro in nome del profitto e degli interessi capitalistici. Nel frattempo, a Pomigliano, il SI Cobas FCA ha organizzato delle assemblee ai cancelli 2 e 3 dello stabilimento, mentre nei piani alti le burocrazie sindacali e la dirigenza discutevano delle sorti dei trasfertisti a Cassino. Al tavolo ufficiale ne è venuta fuori l’ennesima presa in giro per gli operai: nessuna data certa di rientro e niente soldi in più per le trasferte. L’accordo siglato prevede una proroga dei contratti di solidarietà ancora per un anno, il rinvio a settembre del piano industriale, la conferma delle trasferte per tutti fino a dicembre 2017, e solo successivamente a questa data si ridiscuteranno i nuovi parametri per chi vorrà rimanere a Cassino. Questo conferma che solo con la lotta e l’arma dello sciopero si potrà porre fine ai ritmi insostenibili a cui sono sottoposti gli operai di Pomigliano e alle assurde trasferte a cui sono costretti i 320 che oggi vanno a Cassino. Trasferte che hanno tutta l’aria di possibili nuovi esuberi. Anche a Pomigliano costruire un sindacato di classe e combattivo è oggi quanto mai necessario per tutelare i diritti dei lavoratori e rilanciare la battaglia per l’abbassamento dei ritmi, l’aumento delle pause e la garanzia di una data certa sulla fine delle trasferte e il pagamento di tutte le indennità.
Esprimiamo totale solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori e tutti i settori che sono scesi a scioperare, in particolare ai compagni e compagne che hanno subito per l’ennesima volta la violenza dello Stato all’Alcar Uno di Modena. sprimiamo gioia e soddisfazione per la revoca dei provvedimenti restrittivi al coordinatore nazionale del SI Cobas Aldo Milani, finalmente libero di poter tornare in prima fila al fianco dei lavoratori e dei facchini.