Cobas

[NAPOLI]: PRESIDIO CONTRO I LICENZIAMENTI ALLA CONATECO E SOTECO

Questa mattina i licenziati CONATECO e SOTECO, organizzati dal Sindacato Intercategoriale Cobas, hanno cominciato un presidio all’interno del Porto di Napoli.
 
Grazie al Jobs Act del Partito Democratico ovunque in Italia assistiamo a una campagna padronale di licenziamenti di lavoratori con contratti a tempo indeterminato per sostituirli con contratti a tutele crescenti, cioè ricattabili e con salari da fame.
Cosí come sta avvenendo in queste ore in SDA, dove i padroni per applicare il Jobs Act stanno cancellando unilateralmente gli accordi firmati con il Si Cobas dopo anni di dure lotte.
 
Pasquale Legora De Feo, Amministratore dei Terminal Conteco e Soteco del Porto di Napoli, non fa eccezione a questa regola. Con motivazioni strumentali, e talvolta persino ridicole, getta per strada padri di famiglia noncurante di come possano poi questi garantire un futuro per sé e per i propri figli. 
Accusare poi gli operai di mettere in pericolo l’incolumità dei propri colleghi è assolutamente indecente, considerato che nelle sue aziende non si rispetta nessuna norma di sicurezza.
 
Gli stessi licenziati hanno consegnato un dossier al Prefetto durante le trattative con tanto di fotografie e descrizioni per palesare quali siano le condizioni a cui sono costretti i lavoratori, esposti continuamente al rischio di farsi male o morire, come già successo in passato.
 
Negli ultimi mesi hanno messo in campo iniziative di blocco delle merci, momenti di agitazione, presidi e cortei, che hanno strappato l’apertura del tavolo di trattative.
Parallelamente alle iniziative di lotta i lavoratori hanno portato la battaglia anche sul piano legale.
 
Il 27 settembre ci sarà l’udienza della prima causa per uno dei licenziati. È un appuntamento molto importante sia per la riconquista del lavoro sia perché De Feo rappresenta assieme ad Aponte, proprietario di MSC e suo principale fornitore di commesse, quei padroni che tengono in ostaggio le economie dei porti di mezzo mondo facendo il buono e cattivo tempo con la loro arroganza e il loro potere. Padroni che nessuno osa toccare e che appaiono al di sopra della stessa legge e della stessa giustizia borghese.
 
Pertanto è necessario si sviluppi la più ampia solidarietà militante attorno ai licenziati. Vincere avrebbe un significato fondamentale e potrebbe riaprire una stagione di lotta anche tra gli operai in uno dei più importanti porti del Mediterraneo nonché principale concentramento di classe operaia nella città di Napoli; infonderebbe fiducia tra gli stessi lavoratori contribuendo a costruire  quel  processo già in corso in altre aziende Italiane in cui gli operai uniti e organizzati stanno avanzando verso un fronte unitario per imporre il loro volere a padroni. 
 
Chiamiamo  tutte le realtà solidali, le organizzazioni politiche, sindacali e di movimento a firmare questo appello e a partecipare al presidio mercoledì 27 settembre, ore 11:30, presso  il Tribunale ordinario di Napoli sito in Piazza Cenni ( di fianco al carcere di Poggioreale).
 
NO AI LICENZIAMENTI, AL JOBS ACT E AI RICATTI PADRONALI!
NON SONO I PADRONI AD ESSERE FORTI SONO GLI OPERAI CHE ANCORA DEVONO FAR VALERE TUTTA LA LORO FORZA!
SOLIDARIETÁ E SOSTEGNO AI LAVORATORI DI SDA SOTTO ATTACCO DEI PADRONI!
 
Si Cobas Napoli
Comitato Lavoratori e Licenziati Porto di Napoli

Napoli, licenziamenti al Porto: lavoratori sul piede di guerra