Lo scorso 20 dicembre all’INPS di Milano nord la RSU ha convocato un’assemblea del personale per discutere in merito ad alcuni provvedimenti disciplinari inflitti ad alcuni lavoratori rei di aver commesso dei meri errori, in perfetta buona fede, durante l’attività lavorativa. Errori imputabili alle condizioni di lavoro che peggiorano progressivamente all’aumentare della carenza d’organico ormai a livelli emergenziali.
L’Amministrazione sa molto bene che la situazione di emergenza determinata dall’annoso blocco del turn over, da scelte organizzative sbagliate e dalle procedure informatiche spesso lente o non funzionanti è riscontrabile in tutte le sedi e non può più garantire la quantità e la qualità dei servizi offerti all’utenza.
Come può l’Amministrazione pensare di fermare lo svuotamento delle sedi, dovuto al pensionamento di lavoratrici e lavoratori, con un concorso per 365 “analisti di processo”? Concorso, fortemente voluto e sponsorizzato da Boeri, che molto probabilmente verrà falcidiato dai ricorsi a causa della scelta azzardata dei requisiti previsti. Inoltre continua ad essere bellamente ignorato dall’Amministrazione il fenomeno del “mansionismo” delle aree A e B che vede sempre più lontana un’adeguata soluzione.
E’ ormai palese la volontà di smantellare l’INPS, come del resto tutta la Pubblica amministrazione, con una privatizzazione sempre più aggressiva e recentemente anche sancita dal Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Funzioni Centrali, di cui l’INPS fa parte, firmato all’ARAN lo scorso 23 dicembre.
Ed il presidente dell’INPS, l’unico ente della previdenza pubblica in Italia, cosa fa? Inventa un nuovo profilo specialistico.
Il SI COBAS esprime ampia solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’INPS che subiscono o subiranno sanzioni disciplinari con la sola motivazione di aver commesso meri errori, del resto difficilmente evitabili considerata la situazione delle sedi sopra descritta e più volte da tempo denunciata.
Bene ha fatto la RSU a dare voce alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’INPS di Milano-nord riuniti in assemblea il 20 dicembre u.s.. La riposta più adeguata non può essere che uno sciopero della sede, ma sarebbe auspicabile uno sciopero di tutte le sedi INPS di Milano.
Il SI COBAS darà pieno sostegno alle iniziative di mobilitazione che verranno intraprese dalla RSU ed in particolare alla realizzazione dello sciopero su cui verrà data ampia informazione nei prossimi giorni.
Si allega la mozione dell’assemblea del personale dell’agenzia complessa di Milano-nord del 20/12/2017 inviata dalla RSU Inps Milano-nord.
TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!
Si inoltra la mozione votata nell’assemblea del personale del 20/12/2017, che ha dato mandato alla RSU di indizione di uno sciopero contro i procedimenti disciplinari che stanno colpendo alcuni lavoratori della sede.
Vista l’importanza dei temi trattati, che riguardano tutto il personale, si chiede alle altre RSU dell’area metropolitana di partecipare all’indizione dello sciopero, prendendo contatti con questa RSU entro il giorno 8 gennaio 2018.
RSU MILANO-NORD
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MOZIONE DELL’ASSEMBLEA DEL PERSONALE DELL’AGENZIA COMPLESSA DI MILANO-NORD DEL 20/12/2017
PROCEDIMENTI DISCIPLINARI IN CORSO
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia Complessa di Milano-Nord, riuniti in assemblea il giorno 20 dicembre 2017 esprimono indignazione per il provvedimento disciplinare che ha colpito un collega della sede (mentre altri due attendono da più di 90 giorni l’esito del procedimento disciplinare) e per gli ulteriori deferimenti alla commissione disciplinare di altri colleghi, avvenuti in questi giorni, per meri errori –fatti in buona fede- durante l’attività lavorativa e a loro non imputabili.
Ritengono inaccettabile che, di fronte alla gravissima carenza d’organico in cui si trova l’Ente e alle continue riorganizzazioni che hanno sconvolto l’Istituto negli ultimi anni, gli unici a pagare per presunti errori siano coloro che si trovano al più basso livello nella scala gerarchica e grazie al cui impegno l’Istituto ha continuato a funzionare in questi anni, pur in una situazione caotica e di gravi scandali che hanno colpito i vertici dell’Ente.
Ribadiscono che è impossibile, per chi lavora, non commettere mai errori durante tutta una vita lavorativa, soprattutto quando ci si trovi a lavorare in condizioni inaccettabili per aumento esponenziale dello stress e dei carichi di lavoro, come quelle degli ultimi anni, e in assenza di procedure informatiche adeguate.
Censurano il comportamento dell’Amministrazione che, mentre sanziona qualsiasi errore compiuto in buona fede dai lavoratori, continua a premere perché vengano effettuate lavorazioni delicate come quelle dell’APE SOCIALE e del Bonus Asilo Nido (che richiedono una serie di controlli) seguendo tempi e modi che sono dettati dalle scadenze elettorali dei vari governi e non dalle esigenze dell’Ente.
Esprimono indignazione per la pagina intranet comparsa sul sito dell’Istituto che elogia i colleghi dell’Area Centro Servizi della Direzione Centrale Acquisti e Appalti per l’impegno profuso nella creazione di un presepe mentre ignora deliberatamente la condizione di stress lavorativo in cui si trovano ad operare i colleghi delle sedi periferiche, costretti a fare i salti mortali per gestire le lavorazioni loro assegnate contemporaneamente ai continui turni di sportello, appuntamenti, risposte a linee INPS, gestione delle caselle istituzionali e del cassetto bidirezionale e, per di più, pesantemente sanzionati in caso di errore.
Ritengono, altresì, inaccettabile che da diversi mesi vi siano continui rallentamenti e blocchi delle procedure informatiche, con gravi ripercussioni sulle lavorazioni e sull’erogazione delle prestazioni senza che l’Istituto sia intervenuto in modo efficace per risolvere il problema e con avvisi al pubblico, lasciando ai colleghi l’onere di giustificare con l’utenza i ritardi nella liquidazione delle pratiche. Segnalano, inoltre, che nei giorni di malfunzionamento delle procedure, sono state riscontrate anomalie nei dati presenti negli archivi, con gravissimi rischi di errori nella lavorazione delle pratiche.
Sentendosi tutta la sede parte lesa e in solidarietà ai colleghi coinvolti dai procedimenti disciplinari, le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia di Milano-Nord chiedono alla RSU e alle Organizzazioni Sindacali di attivare immediatamente le procedure per l’indizione dello stato di agitazione e per la proclamazione di uno sciopero di 4 ore, da tenersi tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2018 e l’indizione di un’assemblea del personale per il giorno 24 gennaio 2018 in concomitanza con l’audizione di un collega di fronte alla commissione disciplinare.
NUOVO SISTEMA DI GESTIONE DEGLI SPORTELLI
A conclusione dell’assemblea i lavoratori e le lavoratrici esprimono un parere nettamente negativo sul nuovo sistema di gestione dello sportello (CRM), introdotto in via sperimentale in tutte le Agenzie Complesse dell’area milanese, perché crea rallentamenti inaccettabili nella gestione del pubblico e sul back office (per l’aumento esponenziale delle linee INPS) e rende impossibile fornire un adeguato servizio all’utenza.
E’ evidente che tale sistema, richiedendo l’impiego di un numero di sportellisti doppio rispetto a prima ed essendo legato al corretto funzionamento delle procedure, non può essere utilizzato in una situazione di gravissima carenza d’organico e di mal funzionamento delle procedure informatiche, come quella in cui ci troviamo.
MOZIONE VOTATA ALL’UNANIMITA’