Cobas

[PUBBLICO IMPIEGO] Comunicato del coordinamento nazionale del 3/02

RIUNIONE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE SI COBAS PUBBLICO IMPIEGO TENUTASI LO SCORSO 3 FEBBRAIO A BOLOGNA

VALUTAZIONI E DECISIONI – PIATTAFORMA DI LOTTA
 

Lo scorso sabato 3 febbraio a Bologna, presso la sede del SI COBAS, si è riunito nuovamente il Coordinamento nazionale del SI COBAS Pubblico Impiego per un confronto sul seguente ordine del giorno:

–       Elezioni RSU Pubblico Impiego previste per il 17/18/19 aprile 2018;
–       Allargare lo sciopero del 23 febbraio 2018 a tutti i settori pubblici e privati;
–       Manifestazione nazionale a Roma il 24 febbraio 2018;
–       Ipotesi del CCNL del comparto Funzioni Centrali firmata il 23 dicembre 2017;
–       Contratti degli altri comparti del Pubblico Impiego;
–       Sciopero della sede INPS di Milano Nord indetto da RSU e SI COBAS;
–       Iniziative di mobilitazione per contrastare lo smantellamento della Pubblica Amministrazione.
 
Presenti delegate/i, anche di altre Organizzazioni Sindacali, provenienti da diversi territori: Bologna, Milano, Napoli, Genova, Messina, Perugia, Massa Carrara. Ha partecipato anche uno studente di infermieristica interessato alle lotte del SI COBAS.

Si sono susseguiti vari interventi e c’è stata un’ampia discussione in merito agli argomenti all’ordine del giorno. Si riportano di seguito le conseguenti valutazioni e decisioni.

Le/i delegate/i presenti decidono di partecipare alle prossime elezioni RSU che si terranno il 17/18/19 aprile 2018. Perché? Principalmente perché non è stato firmato alcun accordo che, riprendendo quanto disposto per il settore privato dal famigerato accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza sindacale (Accordo Interconfederale tra CGIL/CISL/UIL e Confindustria in merito al Testo Unico sulla rappresentanza), avesse lo scopo di limitare ulteriormente il diritto di sciopero e la democrazia sindacale anche nel pubblico impiego.
E’ evidente però che le RSU da tempo non riescono a rappresentare le istanze dei lavoratori in quanto i sindacati collaborazionisti (CGIL/CISL/UIL e loro emanazioni) hanno progressivamente marginalizzato il ruolo delle RSU.

Ad esempio con il CCNL del comparto Funzioni Centrali, già firmato il 23 dicembre 2017 dai sindacati collaborazionisti, viene di fatto strappato alle RSU il diritto alla contrattazione e non viene riconosciuto al singolo delegato RSU il diritto di convocazione di assemblea (anche se tale diritto risulta affermato in alcune sentenze emesse da giudici che si sono pronunciati su tale argomento).
Ma si concorda che un’altra determinante motivazione per partecipare alle prossime elezioni RSU è quella di impegnarsi affinché venga tutelata in tutti i luoghi di lavoro l’autorganizzazione della classe lavoratrice.

Le/i delegate/i presenti chiedono che lo sciopero nazionale della logistica del 23 febbraio venga esteso anche al pubblico impiego o almeno a quei settori come la Scuola e la Sanità in cui sono stati già indetti scioperi nazionali da altre organizzazioni sindacali per incentivare un fronte unitario di lotte della classe lavoratrice. Si impegnano a garantire la presenza in piazza per il 23 febbraio di una delegazione del SI COBAS Pubblico Impiego a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Scuola e della Sanità.

Le/i delegate/i presenti si impegnano a promuovere la massima partecipazione alla manifestazione del 24 febbraio a Roma.
L’iniziativa del SI Cobas di indire per il 24 febbraio una manifestazione nazionale a Roma contro sfruttamento, razzismo e repressione per un fronte di lotta anticapitalista è un’iniziativa coraggiosa che irrompe positivamente in una campagna elettorale tra le più schifose di sempre.  

La manifestazione per la giornata del 24 febbraio a Roma si terrà nei pressi dei palazzi del potere, dove verrà gridata la rabbia degli sfruttati e l’incompatibilità tra i loro interessi e il teatrino elettorale borghese, riaffermando con forza le parole d’ordine e la piattaforma di lotta del SI COBAS.

Le/i delegate/i presenti respingono totalmente il CCNL del comparto Funzioni centrali perché è un accordo totalmente a perdere che taglia diritti e salari. Infatti, come nel contratto dei metalmeccanici, vengono previsti ed imposti previdenza complementare, sanità integrativa e welfare aziendale con l’utilizzo di risorse decentrate da parte delle stesse organizzazioni firmatarie o delle loro emanazioni.

Ed è questo il regalo ai sindacati prima concertativi ed oggi collaborazionisti in cambio della cessione dei diritti e degli aumenti contrattuali. Aumenti a dir poco irrisori o meglio vere e proprie elemosine ed in pratica compatibili con i soldi stanziati dal Governo e in linea con i diktat della finanza europea – 85 euro medie lorde.
Aumenti già erosi del tutto dall’aumento del costo della vita, senza un centesimo di arretrato per il periodo di blocco contrattuale, che va dal 2010 al 2015 e con risorse ridotte per il 2016 e 2017.

Vengono poi di fatto introdotte nel CCNL del comparto Funzioni centrali le famigerate fasce della Brunetta: ai “migliori” la produttività, o premio a seconda di come impropriamente lo si voglia definire, dovrà essere superiore di almeno il 30% rispetto alla media degli incentivi individuali, e sempre i “migliori” dovranno rappresentare il 30% dei dipendenti.0
E si rinvia alle RSU il compito di decidere di allargare, al massimo, al 40% del personale questa quota maggioritaria della produttività.
E tale vergognosa conquista viene spacciata dai sindacati collaborazionisti come un rafforzamento delle relazioni sindacali! In realtà viene di fatto cancellata definitivamente la contrattazione sulle problematiche prioritarie delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le/i delegate/i presenti esprimono il più ampio sostegno allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori delle sedi INPS di Milano proclamato dal SI COBAS insieme alla RSU INPS Milano Nord per il prossimo 13 febbraio.
Lo sciopero è stato indetto per contrastare l’abuso del codice disciplinare ed in particolare per respingere i procedimenti disciplinari a carico di alcuni lavoratori accusati di aver commesso dei meri errori senza dolo durante la loro ordinaria attività lavorativa con molta evidenza causati dalla necessità di soddisfare un crescente numero di utenti a fronte di una crescente carenza di organico ignorata di fatto da un’amministrazione sempre più autoritaria che continua a propinare ed imporre scelte organizzative rilevatesi troppo spesso sbagliate.

Lo sciopero delle sedi INPS di Milano ha lo scopo di mettere in evidenza la situazione di grave emergenza che si sta verificando in tutte le sedi INPS e la necessità di realizzare iniziative di mobilitazione, ricorrendo anche allo sciopero, come unico utile strumento per difendere i diritti delle lavoratrice dei lavoratori della previdenza pubblica oltre che dei servizi offerti all’utenza.

Le/i delegate/i presenti concordano sulla necessità di mettere in campo tutte le iniziative finalizzate a contrastare lo smantellamento della Pubblica Amministrazione, oltre che dello Stato Sociale come finora conosciuto, messo in atto per dirottare le risorse economiche dello Stato verso banche e spese militari o per compensare un’evasione fiscale ed una corruzione ormai fuori controllo.

LE CONQUISTE E I DIRITTI SI STRAPPANO SOLTANTO CON LA LOTTA!

RIVENDICHIAMO CON UN FRONTE UNITARIO DI LOTTA DIRITTI, SALARIO E DIGNITA’ PER TUTTE/I!
 
10 febbraio 2018,                                                                           

SI COBAS Pubblico Impiego