VALUTAZIONI E DECISIONI – PIATTAFORMA DI LOTTA
E’ evidente però che le RSU da tempo non riescono a rappresentare le istanze dei lavoratori in quanto i sindacati collaborazionisti (CGIL/CISL/UIL e loro emanazioni) hanno progressivamente marginalizzato il ruolo delle RSU.
Ad esempio con il CCNL del comparto Funzioni Centrali, già firmato il 23 dicembre 2017 dai sindacati collaborazionisti, viene di fatto strappato alle RSU il diritto alla contrattazione e non viene riconosciuto al singolo delegato RSU il diritto di convocazione di assemblea (anche se tale diritto risulta affermato in alcune sentenze emesse da giudici che si sono pronunciati su tale argomento).
Ma si concorda che un’altra determinante motivazione per partecipare alle prossime elezioni RSU è quella di impegnarsi affinché venga tutelata in tutti i luoghi di lavoro l’autorganizzazione della classe lavoratrice.
L’iniziativa del SI Cobas di indire per il 24 febbraio una manifestazione nazionale a Roma contro sfruttamento, razzismo e repressione per un fronte di lotta anticapitalista è un’iniziativa coraggiosa che irrompe positivamente in una campagna elettorale tra le più schifose di sempre.
La manifestazione per la giornata del 24 febbraio a Roma si terrà nei pressi dei palazzi del potere, dove verrà gridata la rabbia degli sfruttati e l’incompatibilità tra i loro interessi e il teatrino elettorale borghese, riaffermando con forza le parole d’ordine e la piattaforma di lotta del SI COBAS.
Ed è questo il regalo ai sindacati prima concertativi ed oggi collaborazionisti in cambio della cessione dei diritti e degli aumenti contrattuali. Aumenti a dir poco irrisori o meglio vere e proprie elemosine ed in pratica compatibili con i soldi stanziati dal Governo e in linea con i diktat della finanza europea – 85 euro medie lorde.
Aumenti già erosi del tutto dall’aumento del costo della vita, senza un centesimo di arretrato per il periodo di blocco contrattuale, che va dal 2010 al 2015 e con risorse ridotte per il 2016 e 2017.
Vengono poi di fatto introdotte nel CCNL del comparto Funzioni centrali le famigerate fasce della Brunetta: ai “migliori” la produttività, o premio a seconda di come impropriamente lo si voglia definire, dovrà essere superiore di almeno il 30% rispetto alla media degli incentivi individuali, e sempre i “migliori” dovranno rappresentare il 30% dei dipendenti.0
E si rinvia alle RSU il compito di decidere di allargare, al massimo, al 40% del personale questa quota maggioritaria della produttività.
E tale vergognosa conquista viene spacciata dai sindacati collaborazionisti come un rafforzamento delle relazioni sindacali! In realtà viene di fatto cancellata definitivamente la contrattazione sulle problematiche prioritarie delle lavoratrici e dei lavoratori.
Lo sciopero è stato indetto per contrastare l’abuso del codice disciplinare ed in particolare per respingere i procedimenti disciplinari a carico di alcuni lavoratori accusati di aver commesso dei meri errori senza dolo durante la loro ordinaria attività lavorativa con molta evidenza causati dalla necessità di soddisfare un crescente numero di utenti a fronte di una crescente carenza di organico ignorata di fatto da un’amministrazione sempre più autoritaria che continua a propinare ed imporre scelte organizzative rilevatesi troppo spesso sbagliate.
Lo sciopero delle sedi INPS di Milano ha lo scopo di mettere in evidenza la situazione di grave emergenza che si sta verificando in tutte le sedi INPS e la necessità di realizzare iniziative di mobilitazione, ricorrendo anche allo sciopero, come unico utile strumento per difendere i diritti delle lavoratrice dei lavoratori della previdenza pubblica oltre che dei servizi offerti all’utenza.
SI COBAS Pubblico Impiego