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[INPS] La repressione non fermerà le lotte!

LA REPRESSIONE NON FERMERÀ LE LOTTE!

Oggi, 1° marzo 2018, c’è stata la prima udienza del ricorso presentato dal nostro delegato Enzo Perfetto contro il provvedimento disciplinare (che ha determinato una sanzione di due giorni di sospensione dal servizio) per un post pubblicato sulla sua pagina facebook in cui denunciava la problematica del mansionismo e gli atti discriminatori da lui subiti per la sua attività di delegato sindacale.

Nell’udienza di oggi però si è soltanto concordato il rinvio al 17 aprile 2018, considerata l’oggettiva difficoltà da parte dei legali dell’INPS di raggiungere il Tribunale di Massa per i disagi causati dal maltempo.

La difesa dell’INPS, esposta nella memoria difensiva dell’Istituto, si fonda sul mancato riconoscimento del ruolo di delegato sindacale di Enzo in quanto la sua condotta viene considerata come una mera violazione agli obblighi previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici, senza tener conto del diritto di critica che spetta ai delegati sindacali nell’esercizio della loro attività.

In realtà le critiche avanzata da Enzo nei confronti dell’Istituto rientravano nella normale dialettica che attiene all’attività sindacale e riguardavano la denuncia di un fenomeno, quello del mansionismo, da anni rimasto vergognosamente senza un’adeguata soluzione.

Singolare appare poi che l’Istituto sia stato così solerte a sanzionare un proprio dipendente, che oltretutto agiva in veste di delegato sindacale, mentre continua ad ignorare i continui attacchi portati avanti sui mass-media e sui social network non solo contro l’Ente ma anche contro i suoi dipendenti, quotidianamente denigrati e offesi in modo inaccettabile.

E’ evidente che lo scopo di questo provvedimento disciplinare non è stato quello di difendere il “buon nome” dell’Istituto o di qualche suo dirigente ma quello di colpire un delegato sindacale scomodo.

Non si illudano, però, i vertici dell’INPS! 

Non si metteranno a tacere con l’arma della repressione le voci di dissenso nei confronti dei vertici e di taluni dirigenti dell’INPS.

Il SI COBAS respingerà in tutti i modi la repressione delle lotte in nome della difesa dei diritti dei lavoratori.

Ad esempio lo sciopero partecipatissimo del 13 febbraio 2018 all’Inps di Milano nord, proprio contro alcuni provvedimenti disciplinari ingiusti, ha dimostrato che i lavoratori non accettano di farsi intimidire.

IL SI COBAS METTERÀ IN CAMPO INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ’ E VICINANZA AL PROPRIO DELEGATO. 

PER NOI DEL SI COBAS SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!

01/03/2018                                                                                    

SI COBAS Pubblico Impiego