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[ROMA] Con i lavoratori del Policlinico Umberto I colpiti dalla repressione


Comunicato Umberto I Roma

Solidarietà ai compagni del Policlinico Umberto I.

Dopo il Galliera di Genova, lo Spallanzani di Roma e decine di altre realtà, ora la repressione si abbatte su tre lavoratori del Policlinico Umberto I.

Sono presi di mira e minacciati di provvedimenti disciplinari per aver denunciato condizioni di lavoro gravissime.

Vogliono toglierci anche il diritto borghese di critica.

Nello specifico i compagni hanno denunciato lo stato di degrado in cui versa il Pronto Soccorso al pari di gran parte dei Pronto Soccorso nazionali.

È una vera e propria persecuzione tesa a reprimere ogni voce di dissenso.

Il ripetersi di tali provvedimenti vuole essere una sorta di minaccia preventiva a chi volesse promuovere forme di lotta e di resistenza al degrado del Servizio Sanitario Nazionale.

Ma non hanno capito questi signori che la lotta, dovuta alle contraddizioni sociali, non si può arrestare e non si arresta con provvedimenti di questo tipo.

La stessa elencazione delle cose che non vanno, trattate con asprezza dal le fazioni politiche, vengono celebrate come il sale delle campagne elettorali, dove vince chi denuncia di più.

È una fiera dell’effimero finalizzata ad incanalare  la rabbia a fini puramente elettorali.

Se le stesse  denunce  vengono  dai lavoratori, che questa realtà vivono più da vittime che da protagonisti, parte la repressione quasi a ricordare che questi  temi sono cosa da  onorevoli. 

Il silenzio dei media è il corollario che tanto aiuta le rivoluzioni elettorali che nulla cambiano e nulla vogliono cambiare.

Siamo con i lavoratori dell’Umberto I di Roma!

L’unica risposta alle loro minacce è la lotta unitaria di tutte le categorie dei lavoratori.

L’ondata di contrapposizione dei lavoratori contro queste, e altre azioni repressive, è il prodromo migliore per una lotta generale di tutti.

Toccano uno toccano tutti!

Si Cobas nazionale