Cobas

[FCA] Comunicato degli Operai Autorganizzati Fiat-Fca sullo sciopero del 23/03

COMUNICATO DEGLI OPERAI AUTORGANIZZATI FIAT-FCA

Una grande giornata di lotta ha attreversato tutto il Paese, una lotta che ha visto protagonisti gli operai di FCA degli stabilimenti più importanti.

Da Pomigliano a Mirafiori, da Termoli a Cassino per finire a Melfi, i lavoratori hanno potuto partecipare allo sciopero nazionale FCA lanciato dagli Operai Autorganizzati Fiat-Fca e raccolto da quasi tutto il mondo del sindacalismo di base.

Questo importante appuntamento , che ha risvegliato l’interesse e la partecipazione di tanti operai fino ad oggi abbandonati ognuno al proprio destino, non deve restare e non resterà isolato, abbiamo l’ambizione di realizzare un percorso di lotte che metta al centro l’abbassamento dei ritmi di lavoro e l’aumento delle pause, aumenti del salario per tutti e piena occupazione negli stabilimenti FCA.

Lo sciopero è un’arma insostituibile nelle mani degli operai che usata con coerenza e perseveranza sposta sempre gli equilibri a nostro vantaggio.

Oltre allo sciopero nazionale c’è stata anche la grande manifestazione davanti i cancelli della Fca di Pomigliano, a cui hanno partecipato tantissimi compagni e operai di diverse realtà in lotta, a loro va il nostro più sincero ringraziamento.

Una manifestazione che oltre ad aver riacceso i riflettori sulla drammatica condizione di lavoro degli operai campani, che ad oggi non hanno alcuna certezza occupazionale, ha fatto sì che si creassero notevoli problemi allo produzione in fabbrica e che, cosa più importante, ha riaperto la discussione tra operai sull’importanza dello sciopero e della lotta.

Il lavoro che attende il movimento operaio è enorme e fatto di tanti momenti faticosi e difficili, non sono mancati momenti di tensione all’interno del blocco manifestante, legati spesso a questioni esterne al mondo FCA ma che purtroppo investono anche il nostro contesto di lotta; sono ancora tante, troppe, le divergenze che si incontrano sulla strada dell’unità di classe, il nostro compito sarà anche quello di far comprendere alle varie anime esistenti che se il percorso è veramente comune, se il nostro unico nemico è il capitalismo in tutte le sue sfaccettature, allora non abbiamo altra scelta che mettere da parte le questioni che ci dividono e adoperarci in funzione delle questioni che ci vedono uniti.

È un grande passo lo sappiamo bene, ma è l’unico passo che possiamo e dobbiamo fare.

Non c’è più tempo da perdere, il momento è difficilissimo se non addirittura drammatico, il futuro in FCA ad oggi ci è sconosciuto e questo, per chi ha una certa esperienza, significa una sola cosa, che non c’è futuro per noi.

Dobbiamo imporre oggi, non domani, la nostra linea di azioni, una linea fatta di momenti di lotta e non di inutili piagnistei, di inutili richieste di incontri, fin quando si elemosinerà qualcosa al padrone avremo elemosina in cambio.

Nei prossimi giorni illustreremo un programma rivendicativo, con date e luoghi in cui proseguire il percorso intrapreso oggi.

Il nostro auspicio è che tutti gli operai Fca trovino il coraggio di unirsi alle nostre prossime battaglie.

OPERAI AUTORGANIZZATI FIAT-FCA