PRESIDIO
CONTRO LA GUERRA IN SIRIA
A SIGONELLA
Non si può tollerare la destinazione del denaro pubblico nella costruzione di basi militari assassine, e la costruzione all’interno delle basi stesse, di residenze lussuose per i corpi militari statunitensi.
Il popolo siciliano patisce disoccupazione, miseria e soprattutto una grave carenza idrica, non si riesce pertanto a capire come l’acqua possa spuntare come un’oasi del deserto per riempire le piscine degli yankee all’interno delle strutture belliche.
Far credere ai cittadini che la causa della crisi economica siano i nuovi poveri che emigrano dalle loro terre, rendendoli nell’immaginario collettivo dominante, dei turisti che non aspettano altro che rischiare la vita in viaggi che quasi sempre hanno come meta la morte, è una tattica strategica fondamentale per lo Stato italiano volta a nascondere la propria sottomissione a una superpotenza imperialista come gli Usa (trovare improvvisamente l’acqua in piena carenza idrica per le piscine dei soldati americani ne è l’esempio lampante), e a omettere la vera causa dei flussi migratori, ovvero la violenza brutale delle operazioni militari delle basi statunitensi assassine e guerrafondaie presenti sulle nostre terre.
Non si possono più accettare questo tipo di menzogne, e con le piccole azioni dimostrative di lotta che si sono svolte davanti ai cancelli della base militare di Sigonella giorno 21, si è voluto trasmettere un altro genere di narrazione in cui l’autodeterminazione dei popoli può essere raggiunta attraverso pratiche di controinformazione, di resistenza e di lotta autorganizzata quotidiana.
Non vogliamo essere i loro morti viventi, non vogliamo permettergli di distruggere le nostre speranze.