Oggi, i lavoratori e delle lavoratrici di Zara (magazzini e negozi) autorganizzati con il S.I. Cobas stanno facendo sciopero!
Lo sciopero nasce dalla necessità di rispondere allo sfruttamento bestiale attuato nel gruppo, specialmente nella sua logistica spesso appaltata a terzi: soprattutto cooperative che impongono agli operai orari di lavoro estenuanti, chiamandoli a lavorare senza preavviso, non dando loro malattie, ferie, tredicesima e Tfr.
Sullo sfruttamento loro e degli altri lavoratori nel mondo del gruppo “di moda” spagnolo, il proprietario di Zara Amarcio Ortega ha costruito una fortuna immensa: nel 2017 la sua multinazionale ha fatturato 17 miliardi di dollari e il profitto che ha accumulato negli anni l’ha fatto diventare uno degli uomini più ricchi sulla Terra, con un patrimonio personale di 85 miliardi di dollari!
Invitiamo inoltre tutte e tutti a non acquistare prodotti nei punti vendita Zara, dando forza “reale” al boicottaggio, fino a quando il padrone non cesserà di sfruttare “indegnamente” chi è costretto, per vivere, a vendere la propria forza lavoro e la vita stessa dunque!
Basta: del capitalismo non ne possiamo più… solo miseria e schiavitù!
Il proletariato non ha nazione, internazionalismo e rivoluzione!
Sciopero!
Nella foto: protesta degli operai S.I. Cobas in un punto vendita Zara a Venezia… la prostesta, tra scioperi e boicottaggi, sta interessando sempre più zone d’Italia tant’è che Zara ha dovuto infine accettare un incontro ufficiale con gli operai autorganizzati del S.I. COBAS.
Qui sotto:
– la protesta del corteo bolognese del primo maggio di fronte a un negozio Zara:
https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/1826267844091922/
– sullo sciopero nel magazzino della logistica Zara a Reggello (FI) del 20 aprile scorso, durante il quale gli operai hanno bloccato le merci in entrata e in uscita:
http://sicobas.org/news/2899-f-2