Comunicato sul magazzino Traconf di Cadriano (BO)
Nei primi giorni di marzo la cooperativa che gestisce la logistica del magazzino Traconf di Cadriano (BO) annunciava un calo nei volumi di lavoro che di conseguenza avrebbe portato ad un esubero nel personale del magazzino stesso.
La cooperativa nel comunicato si diceva pronta ad avviare un tavolo di trattativa con le sigle sindacali presenti nel magazzino (CGIL e S.I. Cobas) per cercare una soluzione condivisa senza arrivare ad una rottura con gli stessi.
Nel tavolo di trattativa tra la cooperativa ed il S.I. Cobas avviato presso la sede del S.I. Cobas di Bologna il giorno 15 marzo 2018, in quanto la CGIL si era rifiutatata di fare un tavolo comune come proposto dal primo comunicato della cooperativa ai primi di marzo, si proponeva un FIS (Fondo Integrativo di Solidarietà).
Inoltre il S.I. Cobas chiedeva un tavolo di trattativa nazionale con la commitenza Traconf per avviare un confronto sul futuro dei vari magazzini Traconf, coinvolgendo anche l’ADL Cobas presente in tali magazzini insieme al S.I. Cobas.
La trattattiva al livello nazionale è stata di fatto accolta da Traconf e si è avviata una trattativa nazionale alla fine di marzo.
In tale trattativa Traconf ha confermato un calo stagionale nel settore del fashion che avrebbe interessato proprio il magazzino di Cadriano ribadendo che ci sarebbe stata poi una ripresa delle attività.
Il 3 di aprile ricevevamo una ulteriore comunicazione da parte della cooperativa che apriva una procedura di licenziamento collettivo per tutto l’organico in forze al magazzino di Cadriano ed al magazzino delle Roveri.
In data 18 aprile la CGIL si rifiutava nuovamente di avviare un tavolo di trattativa congiunto con il S.I. Cobas come riproposto dalla cooperativa stessa (in allegato il comunicato della cooperativa da cui si evince che la CGIL si è categoricamente rifiutata di trattare insieme al S.I. Cobas).
Il S.I. Cobas proponeva allora un nuovo tavolo di esame congiunto del comunicato per il 20 aprile.
L’azienda rispondeva proponendo la data del 26 aprile per tale tavolo congiunto.
L’incontro svoltosi il 26 aprile alle 15:20 tra la cooperativa e le organizzazioni sindacali presso gli uffici della REGUS di via Masini, 12 a Bologna si svolgeva senza la presenza della CGIL che neanche dava comunicazione di non volersi recare all’incontro dimostrando di non volere assolutamente difendere i lavoratori e la loro dignità (in allegato il verbale dell’incontro).
Il giorno 2 maggio 2018 veniva proclamato uno sciopero dalla CGIL nel magazzino di Cadriano per protestare contro la chiusura del magazzino delle Roveri presso cui il S.I. Cobas non ha iscritti.
Nonostante ciò i lavoratori del S.I. Cobas di Cadriano scendevano in sciopero dimostrando di essere solidali nei confronti di tutti i lavoratori al di là dell’appartenenza sindacale.
Dopo due ore dall’inizio dello sciopero la “città metropolitana” (Comune di Bologna) convocava un tavolo di trattativa per il 4 maggio 2018 presso i suoi uffici in via Zamboni 13 alle ore 11:00.
Il S.I. Cobas si presenta nella data e all’ora stabilita presso gli uffici di “città metropolitana”.
Vedendo che la “città metropolitana” stava avviando una trattativa con la sola CGIL, escludendo i rappresentanti del S.I. Cobas, questi protestavano vivacemente esigendo o un tavolo comune di tarttativa o due tavoli chiaramente distinti e una dichiarazione in cui si evincesse chi rifiutava l’incontro congiunto.
Da parte dell’Istituzione veniva accolta la richiesta di fare due tavoli separati.
Dopo ampie discussioni tra la cooperativa, il consorzio, la “città metropolitana”, il S.I. Cobas proponeva di contestare la procedura di licenziamento collettivo riguardante 37 lavoratori del magazzino di Cadriano e 9 del magazzino delle Roveri e di separare le trattative nei due cantieri in quanto si tratta di due unità lavorative separate da quando come si era fatto negli anni precedenti da quando esistono i due magazzini.
Abbiamo chiesto un Contratto di Solidarietà, o un FIS o una banca ore per quanto riguarda il magazzino di Cadriano.
Inoltre abbiamo chiesto lo spostamento momentaneo dei lavoratori del magazzino delle Roveri presso qualche cantiere o di Traconf o del consorzio con un impegno di avere una tempistica chiara, sicura e certa fino a che non fosse stato aperto il nuovo magazzino di Traconf in costruzione in provincia di Bologna che avrebbe internalizzato direttamente i lavoratori delle Roveri.
La CGIL rifiutava nettamente la nostra proposta intesa alla savaguardia di tutti i lavoratori e le lavoratrici, sostenendo che al massimo le 9 unità delle Roveri potevano essere spostate nel cantiere di Cadriano dimostrando chiaramente di non capire che in un magazzino come quello di Cadriano che ha già una diminuzione dei volumi del 30%, avrebbe creato un ulteriore problema occupazionale non più per 37 lavoratori bensì per 46 (37+9).
Affidiamo alla (in)…capacità del dirigente sindacale della CGIL che scrive i comunicati e svende la vita dei lavoratori e delle lavoratrici senza neanche fare sciopero!
Questi signori dovrebbero fare un bagno di umiltà!
Il S.I. Cobas non condivide una proposta momentanea ma chiede un tavolo di trattative che risolva in modo definitivo la questione, garantendo il livello occupazionale di tutti i 46 lavoratori a quasiasi sigla sindacale essi siano iscritti.
Infine propone che si apra un fronte di lotta conflittuale tra tutti i lavoratori per garantire il posto di lavoro ed una vita dignitosa.
S.I. Cobas
Coordinamento Provinciale di Bologna