DISOCCUPATI NELLA SEDE DELL’INPS A NAPOLI!
CONTRO L’ELEMOSINA DI STATO!
LAVORO O NON LAVORO: DOBBIAMO CAMPARE!
Chiediamo immediatamente che la direzione generale dell’INPS solleciti un incontro ed un tavolo politico con le istituzioni competenti per discutere degli effetti di questa manovra, discutere e ridiscutere i requisiti e contrastare realmente precarietà, miseria, disoccupazione e lavoro nero.
Dall’inizio di quest’anno esso ha sostituito il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva).
Il Rei fornisce un sostegno economico e la predisposizione di un progetto personalizzato per l’inclusione sociale e lavorativa elaborato dai servizi sociali del Comune.
I requisiti del Reddito di inclusione, oltre a quelli di cittadinanza, residenze e compatibilità (cioè nessun membro familiare deve essere percettore d’indennità di disoccupazione), sono: un valore Isee non superiore a 6mila euro; un valore Isre (l’indicatore reddituale dell’Isee, cioè l’Isr diviso la scala equivalente, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro; un valore del patrimonio immobiliare, esclusa la casa di abitazione, non superiore a 20mila euro; un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e a 6mila euro per la persona sola).
Inoltre il nucleo familiare deve trovarsi in una delle seguenti condizioni: presenza di un minore; presenza di una persona con disabilità; presenza di una donna in stato di gravidanza; presenza di una persona pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione.
Dal primo gennaio 2018 la misura assume carattere di ‘universalità’, cioè è venuto meno il requisito familiare.
Le persone che hanno beneficiato della misura sono quasi 900 mila.
Di queste sette su dieci risiedono nel Mezzogiorno.
Nel primo trimestre del 2018 i soggetti interessati sono stati nel Sud 572.293 (72,72%), nel Centro 88.895 (11,24%), nel Nord 132.373 (16,05%).
In particolare in Campania le persone che hanno usufruito dell’indennità sono state 223.369 (28,78%), in Sicilia sono state 192.602 (24,22%).
E agli altri 3 milioni e 600 mila poveri? Nulla.
Milioni di italiani, e non solo, aspettano un lavoro, un salario minimo garantito ed un reddito adeguato per poter vivere una vita dignitosa, il resto è solo elemosina di Stato.
Movimento di Lotta – Disoccupati 7 Novembre
Qui sotto, alcuni momenti della mattinata di lotta:
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