Alba sopra i cancelli di CEVA Stradella, e sopra il quarto giorno consecutivo di picchetto.
Arrestati i vertici del consorzio cooperativo che gestisce il personale, i lavoratori e le lavoratrici sono rimasti senza stipendio ma, compattissimi nelle fila del S.I.Cobas, non sono disposti a chinare la testa.
Sono al momento 4 le camionette di celere posizionate di fronte alla dignità operaia, ma come al solito non ci si lascia intimorire.
E come al solito padronato e “sindacati” collusi vorrebbero utilizzare lo schifo da loro combinato per provare a spezzare il percorso di conquiste operaie: da ieri infatti qualche personaggio – evidentemente incapace di crearsi un seguito fra i lavoratori – sta rilanciando veline della questura che provano a mettere in cattiva luce alcuni esponenti del S.I.Cobas… lo abbiamo già sperimentato in tante occasioni: dove non arrivano botte e denunce, si prova con la macchina del fango oliata da giornalisti capaci di fare titoli sensazionalistici in assenza di notizie concrete.
Poco importa a loro di essere quegli stessi giornalai e “sindacalisti” che hanno taciuto per anni di fronte allo sfruttamento e al caporalato da essi stessi esercitato per promettere posti di lavoro e stabilizzazioni “a pagamento”.
La miglior risposta sono le centinaia di lavoratrici e lavoratori accorsi stamane ai cancelli per continuare la lotta e farsi baffo delle baggianate questurine e crumire: essi sanno bene cosa significavano i turni da 16 ore, le buste paga in nero e le minacce padronali.
Hanno testato direttamente quali sono i frutti di un Sindacato vero, autorganizzato e conflittuale, e sono determinati a difendere queste conquiste con le unghie e con i denti, procedendo sul cammino che porta verso il superamento degli escamotage padronali per fare profitti ricorrendo esclusivamente al taglio del costo del lavoro con il meccanismo degli appalti.
Certi “sindacalisti” mancati dovranno rosicare ancora per un bel po’, e il disgusto che suscitano nei lavoratori sarà da oggi ancor più forte di quanto essi lamentano oggi sui social, unico terreno rimastogli per trovare quella visibilità che il movimento operaio gli ha negato nella realtà.
– video dai cancelli della Ceva con gli operai in picchetto permanente:
https://www.facebook.com/ahmed.azmy5555/videos/865620880310536/
– gli operai in lotta cacciano via un rappresentante della Cgil venuto dal picchetto
https://www.facebook.com/ahmed.azmy5555/videos/865725423633415/
– coro notturno dal picchetto operaio:
https://www.facebook.com/1639279296323889/videos/2081090368809444/