[PERUGIA] Burini si nasce… razzisti si diventa!

BURINI SI NASCE…
RAZZISTI SI DIVENTA!

 

PICCOLE SALVINI CRESCONO…
COME LA DOTT.SSA  (SIC!)  GLORIA BURINI IN SERVIZIO AL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE  DI SPOLETO,
NUTRITE DALL’ODIO RAZZISTA CHE PRODUCE PERSONE PICCOLE PICCOLE.
SIAMO AL LIMITE DELL’INSENSIBILITA’ E DELLA FOLLIA.

Fuori tutti i razzisti dalle strutture sanitarie pubbliche e da ogni luogo di lavoro.

Solo con l’unità degli sfruttati sarà possibile battere le politiche dell’odio, della repressione e del razzismo istituzionale del governo Salvini-Di Maio e dei vari governi che l’hanno preceduto.

Il Salvini del Prima gli italiani ci richiama alla mente il Minniti in affari coi tagliagole libici e il sultano turco Erdogan.

 Il salto è breve e la propaganda razzista bipartisan si ripete: fomentare odio e divisioni tra i proletari per incoraggiare la guerra tra poveri mentre all’ombra dei profitti crescono sfruttamento e disuguaglianze.

Non facciamo differenza tra migranti economici e rifugiati: sono tutti proletari che fuggono dalle guerre, dalla miseria e dalla sete di profitto dei governi imperialisti.

Non è l’immigrato il nemico  dei lavoratori, ma il capitalismo che guadagna denaro e potere sulla pelle dei proletari.

 

In questi anni c’è stata una grande intesa tra i governi di destra e di sinistra contro l’intero proletariato migrante, come le infami circolari di Alfano e Minniti che istituiscono il lavoro “volontario” – ovvero gratuito – per i richiedenti asilo.

Lottiamo senza tregua per l’abolizione di tutte le leggi speciali contro i migranti, dalla Turco-Napolitano allla Bossi-Fini, dalla Minniti-Orlando al prossimo Decreto Sicurezza di Salvini e per la chiusura di tutti i Centri di Detenzione Speciali.

 

Se riparte la lotta anticapitalista sarà possibile creare le condizioni più favorevoli per il proletariato; l’attuale bassa conflittualitá non è una buona giustificazione per rinviare la battaglia per contrastare l’offensiva capitalista in corso.

 

L’indignazione e rabbia da sole non bastano più, bisogna passare alla lotta!

 

Alla rabbia dobbiamo unire la mobilitazione nelle fabbriche, nei cantieri, nei magazzini, nei grandi centri della distribuzione, nelle campagne e in tutti i luoghi di lavoro! 

Contro la barbarie capitalista unificare le lotte degli sfruttatti, nativi e migranti.

 

 

SI COBAS PERUGIA