Le lavoratrici e i lavoratori della scuola di Los Angeles (il secondo distretto più grande del Paese) hanno fatto sciopero: non accadeva da tre decenni!
Gli scioperanti e i solidali, circa 30mila persone, rivendicano maggiori e migliori investimenti nell’istruzione pubblica: in particolare chiedono aumenti salariali, classi più piccole e un aumento dei consulenti scolastici.
Ieri, alla RFK Community Schools la polizia ha arrestando le/gli insegnanti e chiunque solidarizzasse con loro ai picchetti davanti alle scuole, poco prima che cominciassero il terzo giorno di sciopero.
Dopo due giornate di intensa mobilitazione nella lotta, usando l’arma della solidarietà gli scioperanti hanno raccolto ampia partecipazione esterna ai picchetti e alla manifestazione cittadina.
Grande e rumorosa é infatti stato il corteo che ieri ha manifestato per le strade e le piazze di Los Angeles , in quella che molti dei partecipanti hanno definito una lotta non soltanto per il salario e i diritti ma “per l’anima stessa della scuola pubblica”.
Lo sciopero della forza lavoro impiegata nelle scuole di Los Angeles segue quello recente delle insegnanti e degli insegnanti del West Virginia, che contro la legge dello Stato (che addirittura limita il diritto di sciopero fino a vietarlo de facto) e i sindacati ufficiali lottarono per più giorni resistendo ad attacchi padronali di ogni tipo (soprattutto per mano delle istituzioni coinvolte e degli organi mediatici) alla fine vincendo e ottenendo i primi, consistenti aumenti salariali dopo anni di gioco al ribasso per l’inciucio tra autorità statale e sindacati opportunisti.
Le forze dell’ordine, con la repressione, provano a rompere l’unita che si é creata.
La risposta che sapranno dare, nel terzo giorno di sciopero consecutivo, le lavoratrici e i lavoratori della scuola sarà determinante.
Alla lotta!