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[INTERNAZIONALISMO]: SOLIDARIETA’CON LA CDT MAROCCHINA.

Solidarietà con la confederazione sindacale marocchina CDT, contro la legge che limita il diritto di sciopero, contro il licenziamento di lavoratori nelle zone franche presso Tangeri e la condanna di Abdullah Rahmoun per uno sciopero di solidarietà

Una delegazione del SI Cobas, comprendente il coordinatore nazionale, Aldo Milani, e diversi quadri sindacali e lavoratori marocchini, nelle settimane scorse ha incontrato in Marocco rappresentanti della CDT e delle sue Federazioni, tra cui il segretario generale aggiunto e segretario nazionale del sindacato dei lavoratori del settore del fosfato, Khalid Lahouir El Alami.

Il SI Cobas ringrazia la CDT per la calorosa accoglienza. Oltre all’impegno comune nella lotta per la difesa delle condizioni dei lavoratori, abbiamo apprezzato molto la decisa opposizione della CDT alla nuova legge che limita il diritto di sciopero. È la stessa battaglia che in Italia stiamo combattendo contro le leggi e gli accordi volti a limitare la libertà di sciopero e forme di lotta come i picchetti.

Il Comitato Esecutivo del Si Cobas esprime la propria piena solidarietà ai cinque lavoratori della zona di libero scambio di Tangeri, licenziati per avere costituito un comitato sindacale, e con Abdullah Rahmoun, membro del Consiglio Direttivo della CDT, cui è stata confiscata la casa per avere organizzato uno sciopero di solidarietà contro il licenziamento di 450 lavoratori di Agadir a motivo della loro attività sindacale.

Questa repressione contro l’organizzazione della classe lavoratrice e contro le sue lotte, in Marocco come in Italia – dove decine di militanti e iscritti al SI Cobas sono stati licenziati o denunciati, e molti condannati, per la partecipazione alle lotte sindacali – è la manifestazione del carattere di classe, capitalista, dello Stato e della necessità di un cambiamento radicale della società.

Il SI Cobas auspica e opera per l’unità internazionale dei lavoratori nelle lotte per la difesa dei diritti sindacali, come anche per una società che non sia più basata sullo sfruttamento.

L’Esecutivo del SI Cobas