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[MODENA] Sciopero al prosciuttificio San Francesco, i lavoratori continuano la lotta contro sfruttamento e razzismo: stesso lavoro, stesso livello per tutti

Al prosciuttificio San Francesco di Modena, i padroni non vogliono riconoscere il giusto livello di inquadramento ai lavoratori perché stranieri, anche se riconoscono che sanno lavorare.

Alcuni di loro grazie al gioco di “magia” di Uil son passati al cambio appalto, da tempo indeterminato a tempo determinato.

Ora, secondo la logica del profitto aziendale, gli italiani che si lasciano sfruttare per qualche euro in più, guidati dall’inerzia dei sindacati gialli, son più bravi e sfruttare è bello.

Gli scioperi proseguono!

Dalla viva voce dei lavoratori in lotta: “Molti di noi lavorano qui con continuità da oltre 15-20 anni mentre i contratti rimangono sempre di 5 livello, abbiamo iniziato le prime contestazioni ormai oltre un anno e mezzo fa e le uniche proposte arrivate sono state nel merito di regolarizzare i livelli contrattuali solo per pochissimi lavoratori: una divisione inaccettabile. 

Ad ogni tentativo di dialogo, i tavoli vengono sistematicamente rinviati e annullati ed è per questo che abbiamo ripreso a picchettare in queste settimane».

Modena, 4 dicembre