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[PUBBLICOIMPIEGO] Idonei sanità: l’incontro col Ministero non è servito, la mobilitazione continua

INCONTRO DEL 4 FEBBRAIO 2020 TRA ON. PAOLUCCI IN RAPPRESENTANZA DEL MINISTRO SPERANZA E DELEGAZIONE IDONEI AI CONCORSI NELLA SANITÀ PUBBLICA.

L’incontro del 4 febbraio scorso con il Capo della Segreteria del Ministro della salute, Roberto Speranza, non è servito, come temevamo ad avere risposte concrete in merito alla richiesta di avviare al più presto lo scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti.

L’onorevole Paolucci a nome del ministro ci ha precisato però quale sia, almeno a suo parere, la vera controparte su cui riversare la nostra protesta: le Regioni!

Tale onorevole ci ha offerto, bontà sua, una lezione gratuita in merito ai rapporti tra Stato e Regione.

Insomma il messaggio è stato forte e chiaro: dovete rivolgervi alle Regioni!

L’unica riserva di potere esercitata dal Ministero della Salute riguarda i dipendenti IRCCS (20 pubblici e 30 privati) impegnati nella ricerca. Gli altri evidentemente sono figli di un Dio minore.

Da parte dell’Onorevole non sono mancati annunci su una nuova fase d’investimenti a favore della Sanità Pubblica.

Ma alle nostre ripetute richieste di un intervento del ministro della salute per garantire le assunzioni nella sanità pubblica attraverso i concorsi pubblici e lo scorrimento delle graduatorie concorsuali ha risposto dichiarando che hanno fatto tutto quello che è nelle loro possibilità.

Cioè nulla, se non prorogare i termini della legge Madia ed in particolare dell’art. 20 in merito alla stabilizzazione dei precari, cioè la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, alimentando di fatto una guerra tra poveri.

Quello dell’onorevole Paolucci è stato un vero e proprio comizio condito da vuota retorica,uno spot propagandistico a onore e gloria del Ministro Speranza.Ma mentre si esalta l’eccellenza e qualità della sanità italiana sotto casa del Ministro: il Policlinico Umberto I, il San Camillo, il Grasso di Ostia, il Santa Maria Goretti di Latina, il San Giovanni Evangelista di Tivoli, l’Ares 118, l’Ospedale Sandro Pertini e le Asl competenti per la tutela della salute negli Istituti penitenziari hanno deliberato gare d’appalto per affidare i servizi infermieristici a terzi.

Leggi: agenzie interinali e cooperative.

Ci sarebbe la graduatoria del Sant’Andrea, un serbatoio di 7472 unità cui accedere ma i tempi saranno talmente dilatati e difficilmente saranno chiamati.

Le gare sono state avversate dai ricorsi e in alcuni casi con esiti favorevoli ma nonostante ciò gli appalti continuano a imperversare.

Questo avviene in tutta Italia e in molte situazioni il lavoro precario è prevalente rispetto ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

Porteremo, con il beneplacito del ministro Speranza la nostra protesta nei palazzi delle Regioni!

Una manifestazione è già in programma a Napoli per il 27 febbraio e altre si stanno organizzando in molte altre città.

Il ministro della salute rinuncia a debellare un sistema d’interessi che sta di fatto alimentando il lavoro precario nella sanità pubblica oltre ad una progressiva privatizzazione della stessa, alla faccia della tutela del diritto alla salute – adempimento prioritario del Ministero della salute.

Non abbiamo Ministri, Onorevoli, Governi amici.

Abbiamo soltanto la consapevolezza di continuare a lottare tutte/insieme per difendere il diritto alla salute e per eliminare la precarietà nella sanità pubblica l’unico modo per riqualificare veramente il servizio sanitario nazionale!

6 febbraio 2020

S.I. COBAS