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[PERONI] Roma: comunicato stampa sulla lotta dei lavoratori

Comunicato stampa del SI COBAS 

In giornata la cooperativa in appalto nel magazzino logistico di Peroni ha deciso bene di smentire le dichiarazioni dei lavoratori e del sindacato sull’utilizzo del sistema in uso (da anni) nel magazzino di chiamare i lavoratori con scarso anticipo e con l’utilizzo degli sms per i turni.

A tal proposito siamo costretti a ribadire che:

  • In merito alla smentita di Masterjobs che sia in uso il sistema della convocazione giornaliera personalizzata stiamo già fornendo il materiale documentale in nostro possesso per dimostrare che le nostre affermazioni corrispondono al vero. Ovviamente il contratto di lavoro dei soci dipendenti NON era a chiamata ma fattualmente il suo svolgimento era identico con un preavviso di 12/24 ore.
  • In merito al fatto che i soci lavoratori si siano sdegnosamente alzati abbandonando le ultime due assemblee della cooperativa, teniamo a precisare che non è mai stata data nessuna comunicazione ufficiale al Sindacato sullo stato di Crisi e sul numero degli esuberi. Del resto Peroni srl ha convocato all’inizio di gennaio una conferenza stampa per celebrare il 2019 come l’anno record del fatturato.
  • E’ vero invece che i lavoratori hanno rifiutato un regolamento della cooperativa che al suo art. 10 recitava:
    “Qualora si verifichi una crisi aziendale dovuta a contrazione dell’attività […] o altri motivi analoghi, il CdA informerà tempestivamente l’assemblea dei soci, a tal fine specificatamente da convocarsi, predisponendo le proposte per affrontare la situazione.
    L’Assemblea potrà deliberare un piano di intervento che, per quanto possibile, salvaguardi i livelli occupazionali […]
    Il piano di intervento potrà prevedere forme di apporto economico, anche sotto forma di riduzione del trattamento economico e/o imputazione a capitale sociale di una quota delle retribuzioni dei compensi, nonché in forma di lavoro gratuito”. Nella sostanza senza dare una comunicazione ufficiale al Sindacato dello stato di crisi (ma quale crisi poi?) si chiedeva di lavorare anche in forma gratuita per salvaguardare il posto di lavoro.

Non pensiamo di dover commentare oltre.

In allegato alcuni dei messaggi ricevuti dai lavoratori per conferma di orario e reparto dove avrebbero lavorato il giorno successivo.

SI Cobas Roma