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[PIACENZA] Coronavirus e libertà: considerazione politica sugli scioperi

CORONA VIRUS: INDICAZIONI E CONSIDERAZIONE POLITICA SUGLI SCIOPERI

Come S.I.Cobas piacentino ci sentiamo di dover fare la nostra parte nella gestione di una situazione d’emergenza come quella che sta attraversando il nostro territorio.

Inquadriamo a Piacenza circa 4.000 lavoratori su un totale di circa 44.000 attivi e sarebbe superficiale da parte nostra disinteressarci alla loro situazione in questo momento.

Sin dalle prime ore dell’emergenza abbiamo provveduto a inoltrare a tutti i datori di lavoro di cui abbiamo contatto un comunicato in cui si pretende che i lavoratori non esentati siano messi in condizione di lavorare in sicurezza con appositi dispositivi di protezione forniti dalle aziende.

Oltre a questo, abbiamo diffuso un comunicato (scorrere la nostra bacheca per leggerlo) in cui esortiamo a rispettare i consigli diffusi dalle autorità sanitarie per prevenire la diffusione del virus.

Parallelamente, ribadiamo il nostro invito a non alimentare un clima di tensione ingiustificata già irresponsabilmente favorito dai media: ricordiamo sempre che le categorie più esposte agli effetti del virus sono le persone anziane ed immunodepresse, e responsabilmente va lasciata a loro la priorità nell’accesso ai beni alimentari a lunga conservazione e ai dispositivi individuali di protezione come guanti e mascherine.

Cerchiamo di seguire questa regola sia fuori che dentro i posti di lavoro qualora si presentassero situazioni di scarsità!

Infine, non possiamo politicamente non rilevare l’ambiguità della richiesta arrivata ieri dall’autorità garante per il diritto allo sciopero, che invita le parti sindacali a sospendere contenziosi e iniziative di protesta sino alla data del 31 marzo.

L’ambiguità risiede nella non concordanza della data del 31 marzo con quella individuata dalle autorità sanitarie per la sospensione delle attività relative a manifestazioni di ogni tipo, che è al momento fissata all’8 marzo.

Se le persone competenti in materia, cui certo non vogliamo sostituirci, dovessero prolungare la durata delle misure eccezionali non avremmo da ridire.

Ma in assenza di questa fattispecie la richiesta dell’ente garante degli scioperi assume i connotati di una indebita strumentalizzazione dell’emergenza a fini biecamente oppressivi della libertà sindacale.

Ci dichiariamo pertanto fin d’ora indisponibili ad accogliere detta richiesta qualora non concordante con le effettive richieste di natura preventiva e sanitaria.

L’invito alla responsabilità è dovuto, ivi contemplato anche il contrasto all’allarmismo.

Non dovuto è il rispetto di richieste esorbitanti che avrebbero l’unico effetto di favorire le parti datoriali rispetto alle tante situazioni di ingiustizia presenti sul nostro territorio.

S.I. Cobas Piacenza