BASTA CHIACCHIERE!
BISOGNA CHIUDERE IMMEDIATAMENTE TUTTE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE NON ESSENZIALI!
– Il CoViD-19 continua a dilagare in tutta Italia. Nella giornata di ieri si è registrato un’aumento dei contagi senza precedenti (5322) e il numero dei morti, in meno di un mese, ha superato quello della Cina.
– La Lombardia e gran parte del centro- nord sono in ginocchio da giorni, e gli ospedali sono giunti al totale collasso, con evidente impossibile di dare assistenza in terapia intensiva a tutti i pazienti gravi.
– Il personale sanitario, oltre ad essere allo stremo, diviene ormai ogni giorno di più un gigantesco focolaio di contagi a catena, e non si contano più i morti tra medici e personale infermieristico.
In questo quadro drammatico, governo e padroni continuano ad imporre a circa 15 milioni di italiani di andare a lavoro come se nulla fosse!
MENTRE CI AMMORBANO DA SETTIMANE CON I LORO IPOCRITI APPELLI A “STARE A CASA”, FERMANDO E DENUNCIANDO LE PERSONE PER STRADA E INVOCANDO L’ESERCITO, CONTINUANO AD ALIMENTARE LA PANDEMIA FACENDO AMMASSARE MILIONI DI PERSONE IN GRUPPI DI CENTINAIA ALL’INTERNO DI FABBRICHE, MAGAZZINI E SITI PRODUTTIVI!
È ora di farla finita con questa pagliacciata!
Basta guardare alla mappa dei contagi per comprendere che il principale fattore di diffusione dei contagi sono le attività produttive e i principali concentramenti industriali, su tutti quello del trasporto merci e della logistica, che per loro stessa natura sono un formidabile vettore di contatti tra individui attraverso merci e superfici su cui, come confermato dagli scienziati, il virus può resistere anche per 2-3 giorni!
Nella giornata di ieri gli esperti Cinesi giunti a Milano per dare supporto e consulenza ai territori più colpiti hanno detto chiaro e tondo qual’e’ l’unico modo per fermare la pandemia: fermare ogni attività economica non necessaria per almeno un mese!
Solo così sarà possibile restare davvero tutti a casa!
In questi giorni il SI Cobas si è mosso con determinazione in questa direzione, fermando molte aziende, dando indicazione a tutti i lavoratori di restare a casa indipendentemente dagli ordini aziendali fatti salvi i servizi essenziali, e chiedendo ai padroni l’immediata attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dal DL “Cura-Italia”.
Stiamo combattendo azienda per azienda, in un contesto reso difficile dalla totale assenza di prescrizioni in tal senso da parte dello stato e dalla voracità di un fronte padronale senza scrupoli, che si fa forte dello scandaloso “Protocollo” del 14 marzo che consente il totale arbitrio anche laddove è più evidente la totale assenza di misure di prevenzione e di tutela della salute!
I sindacati confederali, quelli che si vantano di essere “maggiormente rappresentativi”, invece di continuare a “dare consigli”, firmare Protocolli che non hanno alcun valore cogente e fare passerelle in TV, si decidessero una buona volta a dare un’ indicazione CHIARA a tutti i lavoratori, cioè di astenersi dal lavoro e di sottrarsi a quest’opera criminale di moltiplicazione dei contagi in nome dei profitti!
Il SI Cobas, gran parte del sindacalismo di base, e migliaia di lavoratori e delegati delle stesse sigle confederali in queste ore stanno combattendo senza sosta, in maniera autorganizzata e con i mezzi che hanno a disposizione per fermare le attività, limitare la diffusione del virus ed evitare il baratro di una carneficina oramai alle porte!
Non c’è più tempo da perdere.
In gioco questa volta non c’è una vertenza aziendale o qualche centinaio di euro in più o in meno su un contratto, ma la salute e la vita di milioni di donne e uomini!
TUTTI A CASA, QUI ED ORA!
S.I. Cobas nazionale