Il governo Conte si arrende alla drammatica evidenza dei fatti e dichiara finalmente la chiusura di tutte le attività non essenziali!
La battaglia lanciata da SI Cobas e Adl Cobas ha pagato, mentre la corsa ai profitti e il produttivismo a tutti i costi di Cgil-Cisl-Uil e dei loro compari di Confindustria riceve una sonora battuta d’arresto grazie alla mobilitazione dei lavoratori.
Se solo avessero ascoltato già una settimana fa le indicazioni degli esperti e avessero recepito le rivendicazioni di chi come noi conosce realmente le condizioni dei luoghi di lavoro, ci saremmo sicuramente risparmiati innumerevoli nuovi contagi e avremmo evitato centinaia di morti.
Ora si tratta di capire come queste dichiarazioni si tradurranno in realtà soprattutto nella logistica, laddove da sempre i servizi essenziali costituiscono una minuscola fetta delle attività.
Quel che è certo è che i padroni non si daranno per vinti facilmente.
Già in questi minuti il Sole 24 Ore si affretta a precisare che i trasporti e la logistica rientrano a pieno titolo tra i “servizi essenziali”: quindi per i padroni beni come i cosmetici, l’abbigliamento e gli elettrodomestici continuano ad essere equiparati ai medicinali e agli alimentari…
La battaglia per restare davvero tutti a casa continua!
SI Cobas nazionale