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[ITALIA] Si stanno lavando le mani

SI STANNO LAVANDO LE MANI

Hanno affermato di aver avvertito il grido di dolore lanciato dalle amministrazioni comunali rispetto al disagio sociale montante e hanno elargito 400 miseri milioni di euro da destinare agli aiuti soprattutto alimentari dei più bisognosi.

Pensano di cavarsela così dopo aver distrutto welfare e servizi pubblici, dopo aver cancellato diritti primari come quello alla salute e all’abitare, per non parlare del lavoro e della sua costante precarizzazione.

Credono che possa bastare questa manciata di denaro per affrontare povertà relativa e assoluta, due categorie che stanno diventando di fatto una sola e per questo molto ampia e perdipiù assai infuriata.

Non crediamo possa bastare, significherebbe consegnare migliaia di famiglie al proprio destino.

Milioni di persone che dovranno fare da sole per risolvere come mettere insieme il pranzo con la cena.

Ci dicono di stare a casa, ma se la misura economica è questa non potremo farlo, dovremo uscire per prenderci quello che ci spetta, ciò che ci serve.

Per questo la manovra di aprile, che appare sostanziosa, deve avere come caposaldo la questione del reddito e non in termini di emergenza, limitato nel tempo e condizionato da requisiti capestro.

È il momento di un intervento adeguato capace di sostenere la situazione attuale e quella che verrà a crearsi nel post Covid 19.

Ci aspettiamo un allargamento della platea dei richiedenti e per questo non si può parlare di temporaneità di una misura che appare invece necessaria come definitiva e non vincolata al lavoro.

I primi dieci giorni di aprile saranno decisivi per capire la strada che abbiamo di fronte.

È possibile ed urgente con una tassa sui grandi patrimoni garantire un allargamento del Reddito di Cittadinanza per garantire a tutti e tutte che oggi non hanno possibilità di continuare la quarantena senza garanzie economiche: non abbiamo bisogno di un’elemosina.

Abbiamo sopportato fino ad oggi una sanità pubblica distrutta da una gestione criminale che sta provocando migliaia di morti, ma non siamo più disposti a tollerarlo ancora e soprattutto non potremo accettare iniziative economiche così inadeguate come quella appena varata di concerto con l’Anci.

Che la pazienza stia per finire è chiaro a tutti e non sarà certo un’autocertificazione a fermare chi deve procurarsi da mangiare.

STAREMO A CASA SE…

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