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[PUBBLICOIMPIEGO] Sanità: resituiteci il tempo rubato!

RESTITUITECI IL TEMPO RUBATO!

Lo scellerato patto miliardario pubblico-privato, più privato che pubblico, ha tagliato quasi la metà dei posti letto e depotenziati i posti di rianimazione e di terapia intensiva.

Si sarebbero potute salvare molte vite, sia di pazienti che di medici ed operatori sanitari. Le morti dei nostri vecchi nelle RSA sono “stragi di stato”.

Avremmo voluto non ascoltare la magniloquenza sugli “eroi” che ha preso il posto di un’altra retorica, quella che sino a poco tempo fa alludeva ai furbetti del cartellino e ai fannulloni.

Temiamo che a fine celebrazione del “milite sanitario” riprenderà con maggiore vigore la sorveglianza a mezzo di impronte digitali, ottiche, segnalazioni di movimento, telecamere ecc. come previsto dalle norme Salvini, oggi all’opposizione, ma non i suoi decreti sicurezza che a quanto pare trovano grandi consensi in tutte le
forze politiche, governative e non.

Temiamo che continuerà la politica di affossamento della sanità pubblica (quella che resta).

Non vediamo nessun pentimento all’orizzonte; i cattivi non sono diventati più buoni!

Come il lupo non può mutare la sua natura cosi il capitale, se proprio deve, può solo farsi crescere un po’ di peluria riformista per saziare e al contempo nascondere la sua sete di profitto.

Si continua a non far scorrere le graduatorie degli idonei e il diluvio di risorse che a parole vengono promesse servirà ancora una volta ad allargare l’esercito del precariato. I contratti previsti sono a tempo determinato e servono solo a “far passare la nottata” del COVID-19.

Da questo governo e da quelli che verranno non ci aspettiamo nulla di buono.

Questa convinzione nasce dalla nostra coscienza di classe.

Le pessime performance (con e senza pagelline, non importa) del SSN e/o Regionale hanno svelato quanto fossero mal riposte le aspettative sui governi che avrebbero dovuto tutelare la nostra vita e la nostra salute.

Viviamo come un’offesa alla nostra dignità il premio che volete assegnare per averci imposto rischi e turni massacranti per tamponare le falle che le vostre svendite ai privati hanno prodotto nella sanità pubblica.

In alcuni casi ci è stata rubata la vita, in molti altri numerose ore che avremmo voluto volentieri dedicare agli affetti, ai familiari, a noi stessi.

Teneteveli i vostri soldi e se proprio volete abbozzare un gesto di sensibilità, che non vi appartiene, restituiteci parte del tempo che ci avete rubato.

Ridateci indietro tempo di riposo, ferie bloccate!

Meglio ancora, perché non programmare un anticipo sulla pensione per chi ha dovuto convivere a contatto del dolore e della morte?

Siamo sicuri che non farete nulla di tutto questo, ma sappiamo anche che le maschere dietro alle quali vi nascondete possono cadere.

Noi la maschera la indossiamo per proteggere la vita e intorno a questa identità ci raccoglieremo non per chiedere ma per prenderci quello che è nostro.

S.I. Cobas