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[PIACENZA] A Tigotà accordi migliorativi, a Step e Whirlpool licenziamenti: il 23-24 ottobre i lavoratori scioperano e manifestano

Da quando è esplosa l’emergenza sociale ed economica legata al coronavirus, a Piacenza stiamo assistendo a un fenomeno duplice che andrebbe indagato a fondo.

Da un lato, tantissimi segmenti di mondo operaio storicamente avversi al S. I. Cobas hanno scelto di rivolgersi a noi, evidenziando come nella crisi l’istinto di sopravvivenza degli oppressi faccia saltare le logiche compatibiliste.

Qui nella foto l’assemblea odierna alla Tigotà di Broni (PV) per spiegare la chiusura dell’accordo migliorativo per tutti i lavoratori… assemblea molto partecipata anche da chi non è iscritto!

Ma è solo un esempio: ieri notte se ne sono svolte due all’Unieuro, e in generale tutti i magazzini stanno correndo a chiedere il nostro intervento.

Ciò ci fa ovviamente piacere, ma non deve appannarci lo sguardo impedendoci la vista del secondo lato della medaglia…. che è il seguente: a fronte delle timide politiche di aiuto sociale adottate dal governo, il padronato si sta organizzando per aggirare il blocco ai licenziamenti.

Lo strumento più utilizzato è quello di mascherare i licenziamenti come “restrizione dei perimetri di appalto”.

E’ il caso di Step, che tutti avete letto sui giornali locali, o anche dei prossimi esuberi annunciati in Whirlpool.

Un escamotage che lascia intravedere nubi nere per quando verrà meno anche la facciata del blocco ai licenziamenti governativo.

Se a ciò aggiungiamo le costanti provocazioni repressive basate su spudorate falsità ai danni dei nostri militanti (ieri se ne trovava una sui giornali locali, ma sono letteralmente decine le querele ai danni di nostri iscritti o delegati per fatti inventati di sana pianta, sempre sotto l’egida e con il coinvolgimento di figure legate all’estrema destra neofascista o addirittura in odore di neonazismo) ce ne è abbastanza per inquietarsi.

Il futuro è tutto da conquistare, come ci insegnano i numerosi accordi migliorativi che stiamo chiudendo in questi giorni, ma dovremo armarci di tutta la nostra intelligenza strategica per rispondere a un attacco che sarà violentissimo.

Per questo, il 23 e 24 ottobre saremo in tutte le piazze d’Italia per urlare la nostra indisponibilità!

S.I. Cobas Piacenza