UN ANNO ESATTO DALLA MORTE DELL ‘OPERAIO GIOVANNI CAPONATA.
CI STRINGIAMO ATTORNO AL DOLORE DEI FAMILIARI.
LO RICORDIAMO AFFINCHÉ NON ACCADA MAI PIÙ.
MAI PIÙ MORTI NEI LUOGHI DI LAVORO.
Il 10 Ottobre dell’anno scorso un’operaio dei Cantieri Servizi di Messina, è morto mentre svolgeva il suo lavoro.
Giovanni Caponata aveva solo 56 anni ed è morto mentre lavorava.
Giovanni non è stato il primo e nè l’ultimo a morire sul lavoro.
Sono migliaia i lavoratori in Italia che perdono la vita così, circa 3 al giorno.
E questo succede ancora e succederà fino a quando i Governi non faranno applicare le leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Oggi gli ex colleghi dei Cantieri Servizi, e gli ex Borsisti, lavoratori precari come lui, lo vogliono ricordare perchè in questo paese non esiste giustizia, perchè i lavoratori, per i padroni, valgono meno di niente, in quanto utilizzano questi lavoratori, solamente come manodopera a basso costo, ovvero, come carne da macello.
Noi, Giovanni Caponata lo vogliamo ricordare con la consapevolezza che le cose non cambieranno da sole.
Ed in virtù della ripartenza dei nuovi Cantieri Servizi, vogliamo ribadire che le condizioni di sicurezza sul lavoro devono essere rispettate, e saranno rispettate solo se i lavoratori saranno capaci di orgnizzarsi – reparto per reparto, cantriere per cantiere – affinchè si rispettino.
Lo vogliamo ricordare per ribadire la necessità di lottare per i nostri diritti, perchè nessuno ci regalerà niente.
Noi lotteremo ancora, e presto scenderemo in piazza per ribadirlo ancora più forte!
10 ottobre
Fronte Popolare Autorganizzato – SI Cobas Messina