SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’ACCOGLIENZA LIDL
Nei supermercati Lidl anche oggi non si lavora, secondo giorno di sciopero: la protesta dei lavoratori Cmf Nord – Mondialpol cresce per partecipazione e intensità.
La nostra lotta continua, perché è la lotta di tutti per conquistare salario diritti e dignità.
Verso lo sciopero nazionale del 23 ottobre e la manifestazione regionale a Torino del 24 ottobre (h. 10 in Largo Giulio Cesare, all’angolo tra corso Giulio Cesare e corso Palermo)…
Uniti si vince: chi tocca uno tocca tutti!
17 ottobre
S.I. Cobas Torino
PAGHE DA FAME e DIRITTI NEGATI per i LAVORATORI DELL’ACCOGLIENZA AL LIDL
Gentili clienti, da anni ci conoscete e ci vedete qui all’ingresso dei supermercati LIDL, dove con attenzione cerchiamo di svolgere il nostro lavoro per agevolarvi nella vostra permanenza per gli acquisti, ma forse non sapete che:
– ogni anno, le aziende per cui lavoriamo cambiano nome (seppur le persone rimangano le stesse) per abbassare il nostro salario e i nostri diritti tramite nuovi contratti
– ogni anno ci costringono ad accettare condizioni a dir poco illegittime:
– paghe orarie anche di pochi euro l’ora, nonostante la fatica e pericolosità del lavoro– paghe mensili bassissime a fronte di 180 – 200 ore di lavoro
– scatti di livello, ferie, permessi, tredicesime… mai considerati
– contratti spesso a termine, anche se molti di noi lavorano da più di 10 anni
– non rinnovo dei contratti a quei lavoratori che hanno chiesto diritti e miglioramenti, pur avendo anni di anzianità
Causa di questa nostra condizione di sfruttamento e oppressione è il gioco degli appalti e dei sub-appalti: infatti, la multinazionale LIDL concede l’attività in appalto al gruppo Mondialpol, che a sua volta la sub-appalta a Cmf Nord… la quale si assume il rischio di non rispettare i diritti dei lavoratori, così chiudendo il cerchio dell’illegittimità.
MA A PAGARE SIAMO NOI E LE NOSTRE FAMIGLIECHE A STENTO SOPRAVVIVIAMO!
PERCIÒ AUSPICHIAMO CHE LIDL INTERVENGA AL PIÙ PRESTO PER METTERE FINE A QUESTO SFRUTTAMENTO CHE DA ANNI STIAMO SUBENDO
LAVORATORI S.I. COBAS