TEXPRINT: OPERAIO AMMANETTATO MENTRE PROTESTA PACIFICAMENTE
#Texprint, 13 febbraio
Un gruppo di 10 lavoratori si sposta su una piazzola laterale a via Aldo Moro, dove l’azienda sta caricando illegalmente della merce su un camion, mettendo anche a serio rischio la sicurezza delle macchine che percorrono la strada ad alta velocità.
La polizia, presente sul posto, assiste alle operazioni di carico senza intervenire per interromperle.
Arriva un numero spropositato di agenti che, dopo aver bloccato tutta la via Aldo Moro (!), intervengono con violenza contro gli operai, strattonandoli e immobilizzandoli con la faccia a terra.
Quello che è più grave è testimoniato dai video: un operaio della Texprint viene ammanettato (!) senza alcun motivo, prima che un funzionario ordini ai sottoposti di “liberarlo”, a testimoniare la scompostezza della condotta degli agenti: “avete rotto il cazzo”, “tiratelo per i piedi ‘sto coglione”, bestemmie, e poi incitazioni tra agenti a usare spray al peperoncino, e gas lacrimogeni… contro persone sedute a terra pacificamente.
Chi sciopera non sta chiedendo la luna: si rivendica il diritto ad un contratto regolare, a non lavorare come schiavi 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana.
A poter usufruire di malattie, ferie, permessi.
Si lotta per la vita, in una fabbrica dove le condizioni di sfruttamento hanno prodotto anche gravissimi infortuni, l’ultimo dei quali ha portato alla perdita di una falange delle dita ad un operaio.
Anche in questo caso siamo di fronte al solito grande paradosso: lavoratori che con coraggio decidono di denunciare illegalità imprenditoriale, mafia e caporalato chiedendo che vengano rispettati diritti e legalità, vengono trattati come criminali.
S.I. Cobas Prato e Firenze
https://www.facebook.com/SiCobasFirenze/videos/118231220154793
Dopo l’aggressione della polizia, il picchetto alla #Texprint è proseguito così:
https://www.facebook.com/SiCobasFirenze/videos/1510576349147498
Non abbiamo più paura di niente.
Per questo abbiamo già vinto!
S.I. Cobas Prato e Firenze