“Non siamo qui da tre mesi perché ci piace dormire al freddo in una tenda in mezzo alla strada”. Reagisce con il sarcasmo Shah Syed, ex-operaio per tre anni dipendente della Texprint di Prato, all’accusa dell’azienda tessile di essersi inventati le condizioni di sfruttamento: leggi qui l’intervista completa.
Qui sotto, il video della passeggiata al Macrolotto al grido di “Primo Maggio tutto chiuso!”: dopo 150 anni a Prato continua la lotta per le 8 ore lavorative!
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S.I. Cobas Prato e Firenze
Una operaia di 23 anni del tessile di Montemurlo (PO) muore schiacciata dentro un macchinario.
Nel distretto gli infortuni sono tantissimi e spesso molto gravi.
Pochi mesi fa ha perso la vita un ragazzo di 22 anni, ma all’onor della cronaca non arrivano amputazioni, ustioni, lacerazioni che continuamente accadono nei capannoni del tessile.
Al centro della nostra campagna 8 X 5 c’è anche la sicurezza sul lavoro, perché nessuno e nessuna mai più debba perdere la vita dentro una fabbrica.
Continuiamo la nostra lotta anche per questa lavoratrice, perché si lavori con dignità e senza mettere a rischio la proprio vita.
Tutto il nostro calore ai genitori di questa ragazza e alla sua bambina.
S.I. Cobas Prato e Firenze