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[ALESSANDRIA] Miliardo Yida: il 15/5 manifestazione dalla fabbrica per sicurezza e libertà sindacale, contro licenziamenti e aggressioni

MILIARDO YIDA: METTERE IN SICUREZZA LA FABBRICA, RITIRARE I LICENZIAMENTI POLITICI, BASTA AGGRESSIONI CONTRO I LAVORATORI!

MANIFESTAZIONE DAVANTI LA FABBRICA SABATO 15 MAGGIO!

La Miliardo Yida di Pontecurone (AL) è una fabbrica dove si processano i rifiuti di materiali plastici e metallici della raccolta differenziata.

Un lavoro di per sè duro e pericoloso, che gli operai svolgono senza le minime condizioni di sicurezza, sottoposti a un super-sfruttamento garantito da un sistema di appalti tutt’altro che trasparenti, come riconosciuto anche dalle indagini della Guardia di Finanza (54 contratti irregolari e 4 lavoratori in nero rilevati nell’ultimo controllo).

Fino a un anno fa, si lavorava 7 giorni su 7, con turni fino a 12 ore, più della metà pagate in nero e con il contratto Multiservizi, assolutamente inadeguato alle mansioni svolte, tutte condizioni confermate nero su bianco dall’Ispettorato del Lavoro di Alessandria.

Da quando si sono iscritti al sindacato e hanno iniziato a lottare, i lavoratori hanno conquistato i riposi settimanali, il versamento dei contributi in busta paga e l’applicazione del contratto “Logistica”, non ancora adatto ai compiti svolti (quello corretto sarebbe”Gomma e plastica”, applicato ai soli dipendenti diretti) ma comunque un miglioramento rispetto alla situazione precedente.

Le condizioni di lavoro e sicurezza sono però ancora inaccettabili: ambienti e bagni fatiscenti, vere e proprie aggressioni da parte dei titolari, continue vessazioni e ricatti, mancanza di DPI idonei, ticket mensa non riconosciuti, impianti e macchinari non a norma, numerosi infortuni (nel più grave un operaio ha rischiato di venire stritolato dopo essere caduto tra gli ingranaggi di una macchina), contagi Covid, topi all’interno del capannone.

I proprietari hanno usato un pretesto per licenziare in blocco 6 iscritti al SI Cobas, non riconoscendo come validi giorni di assenza per la quarantena obbligatoria dopo un soggiorno all’estero.

Un vero e proprio escamotage (applicato ai soli Cobas, visto che ad altri lavoratori che avevano passato le ferie all’estero i giorni di isolamento erano stati riconosciuti come validi) per aggirare il blocco dei licenziamenti e liberarsi così dei lavoratori combattivi nell’azienda.

Gli operai da settimane protestano contro questi licenziamenti ingiusti, scioperando davanti ai cancelli e manifestando sotto le sedi delle istituzioni che riconoscono le irregolarità ma continuano a non assumersi le loro responsabilità di fronte ai 6 lavoratori buttati in mezzo a una strada e alle gravissime situazioni denunciate.

I lavoratori non vogliono tornare a lavorare 12 ore al giorno 7 giorni su 7, vogliono il diritto a organizzarsi sindacalmente, chiedono il reintegro dei loro compagni licenziati, la messa a norma della fabbrica, l’applicazione dei protocolli sulla sicurezza e del giusto CCNL, l’introduzione del ticket mensa, la fine dei maltrattamenti e dello sfruttamento.

Il crollo del cantiere del magazzino Amazon di Alessandria avvenuto qualche giorno fa, in cui un operaio è rimasto ucciso e altri gravemente feriti, i 185 morti sul lavoro di questo 2021 appena cominciato, devono spingerci a sostenere con ancora più decisione le battaglie dei lavoratori che denunciano la mancanza di sicurezza nelle aziende.

Solo la lotta dei lavoratori può davvero cambiare le cose e farla finita con questo sistema marcio e assassino in cui incidenti sul lavoro e malattie professionali sono rischi accettabili se garantiscono profitto ai padroni.

Se toccano uno, toccano tutti, se licenziano 6 operai, attaccano tutti e tutte noi!

Non lasciamoli soli!

SABATO 15 MAGGIO, DALLE ORE 15.30, PRESIDIO DAVANTI I CANCELLI DELLA MILIARDO YIDA!

INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI, ATTIVISTI, REALTÀ SOLIDALI A PARTECIPARE E INTERVENIRE!

S.I. Cobas Alessandria e Tortona