Napoli: oltre la repressione
Violenza, resistenza a pubblico ufficiale ed aggravanti perché in concorso tra persone.
Questi gli assurdi capi d’imputazione che ci sono stati notificati stamattina, concluse le indagini preliminari, in riferimento all’iniziativa a Via Verdi al Consiglio Comunale per la vertenza del Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre” di poco più di un mese fa.
Un ulteriore processo che si somma oramai ad una valanga di denunce e decine di processi, multe, procedimenti e condanne che vanno alla velocità della luce per chi lotta organizzando i disoccupati e rivendicando salario, lavoro e progetti di pubblica utilità proprio nel momento in cui viene strappata la convocazione del tavolo interistituzionale.
Crediamo che tutti i compagni devono prendere atto del livello di criminalizzazione e repressione che sta colpendo da anni questo movimento (nel quadro dell’escalation complessiva) ed i compagni che lo organizzano.
È chiaro che oltre la determinazione della lotta dei disoccupati qualcuno è preoccupato della possibilità che questo movimento proletario diventi un riferimento oltre la vertenza esprimendo la sua politicità intrinseca.
Domani h. 10:30 ci vediamo a Piazza Carità.
Non un passo indietro.
31 maggio
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”
Rinviato per scioglimento riserva all’11.6 il processo che vede 9 compagni e disoccupati imputati per gli scontri del Teatro Sannazzaro quando la campagna elettorale europea inizio con le cariche ai disoccupati.
Gli avvocati hanno fatto una eccezione di incompetenza funzionale ed il Giudice deciderà l’11 giugno.
Nel frattempo proseguono altri procedimenti e processi, mentre ne arrivano di nuovi.
Chiediamo lavoro, ci danno polizia.
È questa la loro democrazia.
Ora ci prepariamo per il tavolo interistituzionale che la Prefettura ha convocato.
Invitiamo tutti i disoccupati e le disoccupate a scendere in piazza ed essere presenti agli appuntamenti.
28 maggio
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”