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[CEVA] Lavoratori in sciopero a Stradella (PV), nonostante la violenza poliziesca la lotta continua. Dal picchetto, la voce degli operai

In diretta dalla lotta CEVA… qualche minuto di considerazioni specifiche sulla lotta ma anche qualche ragionamento su come funzionano le trattative in questo paese, che crediamo sia utile ascoltare anche a chi non lavora in CEVA:

https://www.facebook.com/mimo.ali.9484/videos/5914831691891242/

S.I. Cobas Piacenza


LA POLIZIA ha avuto l’ordine di sgomberare lo sciopero pacifico

indetto dai lavoratori SI COBAS di C&M BOOK:

Tre donne e un lavoratore sono stati al pronto soccorso a causa della aggressione disumana della forza del ordine, ha trascinato i lavoratori seduti per terra in maniera pacifica e quando ha fallito ci hanno lanciato 50 lacrimogeni illegali che in teoria non dovrebbero essere usati perché causano dei gravi danni di salute:

https://www.facebook.com/100038401125582/videos/pcb.473401427283224/473401233949910

IO personalmente come tanti miei colleghi coraggiosi non abbiamo avuto nessuna paura, anzi ci hanno fatto diventare più decisi e più coraggiosi.

La parte che mi ha fatto veramente male al cuore non è quando ho visto i lacrimogeni, manganelli e l’aggressione animale della forza del ordine, ma quando ho visto i miei colleghi appartenete alla sigla CGIL/CISL che facevano i video mentre la forza dell’ordine ci hanno aggredito e ridevano.

Quel momento è stato il più brutto di tutti gli scioperi della mia vita, vedere i miei colleghi di lavoro che spingevano la forza del’ordine tramite le loro sigle a sgomberarci, mentre qualche giorno prima prendevamo il caffè insieme e stavamo insieme in pausa a ridere scherzare, è stato il momento più doloroso.

Spero da tutto il mio cuore che si svegliano e capiscano che veramente ciò che facciamo è anche per loro, non stiamo facendo altro che diffondere il nostro posto di lavoro e assicurare il futuro dei nostri famigliari e di anche le loro.

VIVA LA CLASSE OPERAIA VIVA LA LOTTA

CONTINUEREMO SENZA NESSUNA PAURA

LOTTA DURA FINO ALLA VITTORIA.

4 giugno

Un lavoratore