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[BANGLADESH] Pacchetto di protezione sociale: consistenti tagli a stanziamenti per lavoratori e fasce sociali vulnerabili

Secondo la Banca Mondiale (BM), la pandemia Covid-19 ha invertito la tendenza del
Bangladesh alla riduzione della povertà rilevata negli ultimi due decenni.

Nel dicembre 2019, il tasso di povertà era al 21,8%, secondo i dati del governo.

In base ad un rapporto della BM (basato su interviste telefoniche nel periodo sett-nov. 2020) – il tasso di povertà del Bangladesh è aumentato del 7% giungendo a circa il 30% per cento nell’ultimo anno fiscale, un incremento in valori assoluti tra 17,5 e 20 milioni di nuovi poveri, principalmente lavoratori “informali” [1], come tiratori di risciò, lavoratori dei trasporti, a giornata, venditori ambulanti, lavoratori edili e dipendenti dell’alberghiero-ristorazione.

Dall’inizio della crisi del Covid-19, quasi una persona economicamente attiva su cinque ha perso il lavoro (5%) o è rimasta disoccupata a lungo (14%), a causa delle misure prese dal governo per contenere la diffusione del virus.

La durata media della disoccupazione è stata di tre mesi, con perdita di reddito per oltre la metà di costoro.

Il 56% di coloro che non sono proprietari della propria abitazione non è stata in grado di pagare l’affitto pienamente nel mese precedente l’intervista.

Anche l’insicurezza alimentare, è risultata rilevante: il 54% per cento degli intervistati temeva di rimanere senza cibo, il 41% ha dovuto ridurre il consumo di cibo e il 32% è rimasto senza cibo o denaro nella settimana precedente l’intervista.

Di seguito un breve quadro dei tagli degli aiuti sociali del governo bengalese, mentre la pandemia peggiora le condizioni di vita di gran parte della popolazione.

Il nuovo pacchetto di protezione sociale varato dal governo bengalese non è consistente quanto vantato.

La maggior parte di esso consiste in stanziamenti non specificamente rivolti ai poveri o ai gruppi vulnerabili.

C’è stata inoltre una massiccia riduzione degli stanziamenti per programmi cruciali che mirano ad aiutare i bambini in età scolare e l’assistenza al credito e ai salari a coloro che ne hanno bisogno.

Sono state contabilizzati nel bilancio della protezione sociale le pensioni dei dipendenti pubblici, e altri due programmi che riguardano il sostegno degli interessi dei certificati di risparmio e le sovvenzioni agricole, gonfiando gli stanziamenti.

Queste tre voci costituiscono il 38,6% del bilancio della protezione sociale per l’anno fiscale 2021-22, e l’84% dell’incremento dichiarato (+12,5%).

Sono scesi fortemente gli stanziamenti a sostengono dell’istruzione, dell’occupazione e dei mezzi di sussistenza.

Gli stanziamenti per gli assegni per gli studenti della scuola primaria sono stati ridotti del 48,8%, mentre quelli per gli studenti della scuola secondaria, secondaria superiore e madrasa sono stati ridotti del 35% nel bilancio proposto.

Lo stanziamento per il progetto Ashrayan, per la costruzione di case per i senzatetto, ha subito una riduzione del 56,4%, mentre gli stanziamenti per il lavoro a pagamento sono diminuiti del 34,1%.

Hanno avuto una riduzione degli stanziamenti i servizi per la contraccezione e pianificazione familiare e i sussidi agli interessi per le piccole e medie imprese (comprese le piccole imprese a domicilio).

Sono stati ridotti inoltre gli stanziamenti per i programmi di sicurezza alimentare, i programmi di sostegno alle retribuzioni (-132%) e al credito (-431%).

[1] Sono classificati come posti di lavoro informali il 95% dei posti di lavoro nel settore agricolo sono informali, nei servizi il 72% e nell’industria il 90%.

[Fonte: Daily Star 18/06/2021; Banca Mondiale, Financial Express, 13/04/2021]

https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/0971523121995072