Assemblea Fedex della CGIL: più funzionari che lavoratori!
Il S.I. Cobas, alla luce del fallimento dell’assemblea promossa dai sindacati confederali in data odierna rispetto alla vertenza Fedex, ribadisce di essere al momento l’unico sindacato realmente rappresentativo nel sito piacentino.
Nei giorni scorsi, i sindacati confederali si erano adoperati in un’assidua propaganda circa l’accordo-ricatto che avevano raggiunto con Fedex.
Propaganda tradottasi in numerosi interventi sui giornali e in un’opera di pressione a via telefonica con i lavoratori.
A fronte di tutto ciò, sono stati solamente venticinque, sugli oltre trecento lavoratori interessati, quelli che si sono presentati all’assemblea indetta dalla triplice.
Nelle foto pubblicate, oltretutto, parte delle persone ritratte sono volti noti non riconducibili al magazzino Fedex.
Si tratta di noti delegati di altre aziende, funzionari sindacali (incredibilmente in numero maggiore ai lavoratori stessi) e agenti di polizia, quasi a dover rimpolpare un numero troppo esiguo per poter essere esibito.Un chiaro buco nell’acqua quindi.
In particolare la CGIL aveva nei giorni scorsi annunciato l’adesione di oltre centoventi lavoratori all’accordo.
Centoventi fantasmi a quanto pare.
La CGIL è corsa ai ripari scrivendo pubblicamente che le venticinque persone presenti siano “un’adesione oltre le aspettative”.
Insomma: ne aspettavano centoventi o tre o quattro?
Come sempre, le bugie hanno le gambe cortissime.
Risulta del tutto evidente come questi dati sbandierati ai quattro venti fossero strumento di persuasione verso i lavoratori per conto dell’azienda, una persuasione che avrebbe voluto indurre i lavoratori ad accettare condizioni-capestro per rinunciare al loro posto di lavoro:
https://www.facebook.com/mimo.ali.9484/videos/548977236329746
Il S.I. Cobas, ribadendo a nome dei lavoratori un giudizio estremamente negativo rispetto all’operato dei confederali, dichiara che i lavoratori hanno comunicato la volontà di indire un nuovo presidio sotto la camera del lavoro, volto a protestare contro la indebita ingerenza della CGIL nelle loro vicende.
Ingerenza del tutto indebita vista la assoluta mancanza di rappresentatività della sigla in questione.
L’adesione di venti lavoratori alla ricerca di una buonuscita all’ipotesi di accordo non può imporre alla maggioranza dei lavoratori Fedex alcunché.
Per questo, si stanno moltiplicando in queste ore le azioni di sciopero e boicottaggio ai danni di Fedex in tutte le città italiane.
Tali azioni continueranno se Fedex non si presenterà alla trattativa comunicataci dal Ministro Orlando con una soluzione soddisfacente per tutti i lavoratori impiegati nel sito piacentino.
Il S.I. Cobas è disponibile a qualsiasi confronto per risolvere la situazione del magazzini Fedex di Piacenza, ma ribadendo per conto dei lavoratori la più netta indisponibilità ad accettare ricatti al ribasso.
Con questo spirito proseguirà la lotta e la preparazione degli incontri previsti nell’ambito dell’unica trattativa realmente esistente al momento: quella fra padroni e S.I. Cobas.
Coordinamento provinciale di Piacenza
https://www.facebook.com/mimo.ali.9484/videos/252705966783192