Riceviamo e pubblichiamo dai compagni del Laboratorio Poltiico Iskra di Napoli questo contributo, già disponibile sulla loro pagina (vedi qui):
LA RIPRESA E’ SOLO PER I GRANDI PROFITTI: DECINE DI MILIONI IN PIU’ LE PERSONE SOTTO LA SOGLIA DI POVERTA’
Il #FMI stima che entro la fine del 2021 cadranno sotto la soglia di #povertà 65-75 milioni di persone in più rispetto a quanto previsto senza la pandemia. Le stime dell’#Onu, basate sui dati forniti dalla Banca Mondiale, sono ancora peggiori: a causa della crisi, nel 2020 sono finite sotto la soglia di povertà tra 88 e 115 milioni di persone.
La maggior parte di queste si trovano nei paesi dell’Asia meridionale e nei paesi Subsahariani, dove i tassi di povertà sono già alti.
Nel 2021, il numero complessivo di nuovi poveri è salito tra i 143 e i 163 milioni. Questi si aggiungono ai già 1,3 miliardi di persone che vivono in povertà prolungata, le cui privazioni si sono aggravate durante la pandemia. Secondo la FAO, più di 3 miliardi di persone non possono permettersi un’alimentazione sana e sufficiente.
Nel mondo le conseguenze della #pandemia si sono aggiunte a quelle della crisi del 2008. Il #capitalismo, nel suo sviluppo differenziale su paesi e territori, non riesce a far uscire dalla soglia della povertà più di 1 milardo di persone.
Il 40% della popolazione non ha accesso ad un’alimentazione sana.
Questo avviene mentre in #Occidente si scatenano guerre furiose per far ripartire i profitti dei grandi gruppi industriali, mentre le preoccupazioni maggiori si sono spostate verso la competitività della Cina e della sua economia.
Un sistema economico che punta costantemente a creare guerre di competizione mentre una enorme fetta della popolazione soffre dello sfruttamento e del saccheggio che questo produce.
La pandemia ha solo acuito queste contraddizioni che si stanno abbattendo su centinaia di milioni di persone.
Il #Virus è il Capitalismo, e va fermato prima che la sua infezione distrugga il nostro pianeta.
Laboratorio Politico Iskra