CORTEO PER YAYA
Oggi per il centro di Bologna ha sfilato il corteo dei lavoratori S.I. Cobas dell’interporto pretendendo giustizia per Yaya e condizioni di vita libere dal ricatto del profitto:
https://www.facebook.com/sicobasbolo/videos/246484457520145
Riteniamo inaccettabile come il comune si sia rifiutato di ascoltare il grido di rabbia proveniente dalla piazza, come il neo sindaco Lepore abbia preferito chiudersi all’interno del proprio sontuoso palazzo insieme ai sindacati confederali, come le istituzioni continuino a far scivolare via qualsiasi tipo di responsabilità rispetto a quello che è un omicidio sistemico.
Non staremo qui a subire soprusi, ricatti o violenza né sui posti di lavoro, né in università, né da nessun’altra parte!
- lo sciopero dei lavoratori dell’interporto di Bologna, subito dopo la morte di Yaya:
https://www.facebook.com/tg3rai/videos/399298771679968
- la protesta dei lavoratori sotto la sede del Comune di Bologna:
https://www.facebook.com/100006593190432/videos/pcb.3211634695732939/673296786951380
26 ottobre
Contro le morti sul lavoro ed il sistema che le genera.
Martedì 26 ottobre appuntamento ore 16,00 – Piazza Maggiore
Yaya Yafa è stato ucciso martedì scorso mentre lavorava nell’impianto Sda all’interporto di Bologna.
Yaya Yafa era un lavoratore precario, interinale, di soli 22 anni, assunto da soli tre giorni attraverso l’agenzia interinale, come tanti altri lavoratori che quotidianamente lavorano presso lo stesso hub così come negli altri magazzini della logistica.
E’ proprio questa sua condizione di lavoratore precario senza tutele, frutto della lunga stagione della concertazione sindacale fra cgil,cisl uil e padronato e del sistematico smantellamento del diritto del lavoro operato dal PD negli ultimi trenta anni nel nostro territorio, la causa prima della sua morte.
E’ contro questo sistema e i suoi frutti avvelenati che il sindacalismo di base si batte quotidianamente nei luoghi di lavoro e nei territori, una lotta che abbiamo portato in piazza anche durante lo sciopero generale dell’11 ottobre scorso.
A seguito dell’omicidio del nostro compagno di lavoro, abbiamo appreso dai quotidiani che il neo sindaco Matteo Lepore ha deciso di convocare un tavolo urgente sulla sicurezza nei magazzini della logistica, convocando Cgil, Cisl e Uil ed escludendo i sindacati di base.
Del resto il sistema della concertazione sindacale si regge su regole che assegnano la titolarità della rappresentanza formale ed esclusiva ai sindacati concertativi prescindendo completamente dalla reale volontà dei lavoratori.
Una sorta di fascismo sindacale con il quale cercano di garantre il massimo dei profitti al padronato.
La lotta contro gli omicidi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro, non può essere disgiunta da quella contro la concertazione ed il fascismo sindacale.
Per questo martedì alle ore 16,00, durante l’incontro organizzato da Lepore, saremo in presidio sotto le finestre della Città Metropolitana.
Invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori e tutte le organizzazioni conflittuali che si riconoscono in questi contenuti a partecipare.
S.I. COBAS – SGB – COBAS – USB – USI/CIT– ADL COBAS