RASPINI LAVORATORI ADECCO IN ASSEMBLEA:
DOPO LA VITTORIA, LA LOTTA CONTINUA
PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO E VITA DEGLI OPERAI
Presenti i giornalisti, nel piazzale i lavoratori si sono riuniti per spiegare il contenuto dell’accordo ottenuto grazie a tre giorni e notti di sciopero dai cancelli, una conquista che vale per tutti i lavoratori della fabbrica di carni dello storico marchio dell’agroalimentare di Scalenghe a Pinerolo:
– applicazione del contratto nazionale (Ccnl) di categoria: gli operai della logistica non accettano più il contratto multiservizi, viene loro riconosciuto il giusto livello contrattuale sulla base di ogni mansione realmente svolta ed inoltre non devono sottostare ad alcun “periodo di prova” a seguito del cambio appalto deciso dalla committenza;
– miglioramento del Ccnl Logistica: in particolare, i lavoratori guadagnano un aumento salariale di circa 8 euro come buono pasto giornaliero;
– rispetto della libertà sindacale: il responsabile aziendale che attuava gravi e ripetuti discriminazioni è stato finalmente rimosso, inoltre la committenza Raspini ha dovuto riconoscere la nostra organizzazione in qualità di sindacato liberamente scelta dai lavoratori;
Nel corso dell’assemblea, i lavoratori hanno anche discusso delle problematiche sul loro posto di lavoro decidendo di fare le seguenti richieste all’azienda:
– stabilizzazione per i lavoratori precari: ancora oggi, molti operai hanno un contratto a tempo determinato – spesso tramite agenzia interinale – rinnovato periodicamente nonostante la produzione si mantenga su alti ritmi;
– sicurezza: rispetto della normativa vigente, per difendere la salute di tutti i lavoratori che operano in un settore esposto a molti rischi (ritmi e carichi di lavoro eccessivi, basse temperature…) aumentati con la pandemia Covid;
– fine di ogni discriminazione contro i lavoratori ed il sindacato, siano i comportamenti discriminatori attuati da un responsabile o un collega;
Oltre ciò, i lavoratori e il sindacato attendono dall’Ispettorato del lavoro – Dtl di Torino l’esito delle indagini riguardanti la cooperativa Plus Service, ancora in corso dopo la denuncia delle condizioni di sfruttamento (turni massacranti, lavoro nero, caporalato e razzismo) per anni subite dai lavoratori nella fabbrica Raspini: una problematica grave, più volte segnalata dalla nostra organizzazione sindacale ma mai affrontata né dall’azienda in appalto, né dalla committenza… infine risolta dai lavoratori solo con la lotta, usando le armi operaie della solidarietà e dello sciopero per migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita.
Solo la lotta paga: uniti si vince!
S.I. Cobas Torino