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[FEDEX] Sciopero a Milano per il reintegro dei 280 licenziati di Piacenza: la lotta continua. Il governo riceva gli operai

I LICENZIATI FEDEX DI PIACENZA

FERMANO ANCORA I CANCELLI DI PESCHIERA BORROMEO (MI).

E ANCHE STAVOLTA LA POLIZIA HA CONFERMATO IL SUO RUOLO DI CANE DA GUARDIA DEI PADRONI!

E ADESSO UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO L’ARROGANZA PADRONALE E LA COMPLICITÀ DEL GOVERNO DRAGHI!

Stasera nonostante la pioggia i leoni della FedEx di Piacenza hanno nuovamente bloccato il sito internazionale di Peschiera Borromeo.

Grazie al sostegno dei solidali SI Cobas di Milano, il presidio è andato avanti per più di 5 ore sferrando un nuovo colpo alla multinazionale statunitense proprio nel cuore del suo business internazionale.

Verso mezzanotte i lavoratori sono stati costretti a sciogliersi a causa dell’intervento della polizia, che come un orologio svizzero è giunta ancora una volta in forze (5 camion della celere) per minacciare i lavoratori.

Dopo cariche, denunce e fogli di via a cascata, ancora una volta le forze dell’ordine mostrano in maniera spudorata il loro vero volto, quello di cani da guardia arrabbiati verso i lavoratori e scodinzolanti ai piedi dei padroni americani che hanno messo per strada 280 famiglie dalla sera alla mattina.

Il prossimo 22 novembre scadrà la cassa integrazione per i lavoratori di Piacenza, e quindi questi ultimi si vedrà no con ogni probabilità recapitare la lettera di licenziamento dal fornitore Alba Srl.

È per questo motivo che, proprio nelle stesse ore in cui i lavoratori presidiavano il sito di Peschiera Borromeo, il SI Cobas ha inviato una richiesta di convocazione urgente ai ministri Orlando e Giorgetti affinché sia convocato in tempi brevissimi un tavolo di crisi a Roma.

Un tavolo che stiamo chiedendo con forza dallo scorso marzo e che, al di là di qualche incontro informale con Orlando, ci è sempre stato negato senza addurre alcuna motivazione ufficiale.

La realtà è che finora il governo Draghi e i suoi ministri hanno subito pesanti pressioni sia da parte di FedEx, sia dai vertici di Cgil-Cisl-Uil: quegli stessi vertici che rappresentano meno del 5% dei lavoratori e che hanno svenduto la lotta dei lavoratori con un accordo-bidone con cui lo scorso 6 ottobre si sono confermati i licenziamenti; quegli stessi vertici sindacali che ovunque temono il SI Cobas e sono disposti a tutto pur di sbarrare la strada a chi difende davvero i lavoratori!

IL GOVERNO DEVE RICEVERCI,

ALTRIMENTI TORNEREMO IN CORTEO A ROMA, PIÙ DETERMINATI CHE MAI!

Il posto di lavoro non si tocca!

Solo la lotta paga!

SI Cobas nazionale