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[VITERBO] I fascisti imbrattano il murale per Adil Belakhdim, ucciso dai padroni

Stanotte il murales realizzato in onore di Adil a Viterbo è stato sfregiato in maniera infame con una svastica.
Ancora una volta i fascisti e i razzisti dimostrano, se ce ne fosse bisogno, il loro ruolo di feccia al servizio dei padroni e del capitale e il loro disprezzo per le lotte proletarie.

Come SI Cobas nazionale non possiamo che ribadire la nostra ostilità e il nostro irriducibile antagonismo a ogni forma di fascismo, razzismo e sessismo.
Ciò è necessario tanto più in questa fase, laddove l’estrema destra, dopo aver alimentato per anni la propaganda razzista e xenofoba e aver creato terreno fertile per l’approvazione di norme reazionarie come i decreti-Salvini, oggi tenta di mimetizzarsi e rilegittimarsi nelle proteste sociali sotto l’insegna del sovranismo, dell’antivaccinismo, del complottismo e del negazionismo.

I fascisti e i razzisti sono da sempre nemici giurati dei lavoratori e dei proletari; nessuno spazio, nessuna agibilità e nessuna tolleranza può essergli concessa; nessun ambito di mobilitazione può ritenersi immune da questa elementare discriminante: dove ci siamo noi, non può e non potrà mai esserci chi alimenta l’odio contro i lavoratori e le lavoratrici immigrate!

SI Cobas nazionale

I FASCISTI IMBRATTANO IL MURALES

DI UN LAVORATORE UCCISO DAI PADRONI.

Stanotte mani sudicie e infami hanno imbrattato il murales commemorativo in onore di Adil Belakhdim, realizzato in Via della Volta Buia a Viterbo dai compagni e compagne del S.I. Cobas e del Comitato di Lotta Viterbo.

Sfregiare il murales di Adil, un lavoratore immigrato morto ammazzato dai padroni mentre scioperava, ucciso proprio da quei padroni in difesa del loro sporco profitto, un nostro compagno sindacalista, smaschera ancora una volta le fecce nere per ciò che storicamente sono state, sono e saranno sempre: inutili piccolo borghesi annoiati, senza scopi nella vita, servi obbedienti dei padroni e nemici dei lavoratori e della classe lavoratrice.

Ancora una volta, al di là di un presunto e millantato “ribellismo”, le carogne nazifasciste gettano la maschera e mostrano il loro volto di servi, pure sciocchi, dello Stato e della borghesia.

CERTI DELLE NOSTRE IDEE E FORTI DELLE NOSTRE LOTTE,

NOI CONTINUIAMO!

Comitato di Lotta Viterbo
SI COBAS Viterbo