Ancora notifiche e 5 processi a marzo: coincidenze?
Non potete fermare il vento, ci fate solo perdere tempo!
Nella giornata di ieri, mentre centinaia di disoccupati erano a Roma, i Carabinieri hanno notificato ad un nostro compagno e nelle prossime ore ad altri disoccupati, la citazione a giudizio in Tribunale per uno dei vari processi che ci vedranno coinvolti nei prossimi mesi.
Leggete qui, praticamente avremo processi in Tribunale di Napoli nelle seguenti date: 11 marzo, 15 marzo, 22 marzo, 24 marzo, 31 marzo, 28 aprile e 6 giugno ecc… Per non parlare invece dei decreti penali di condanna già sentenziati, dei procedimenti di carattere amministrativo, sanzionatorio e quindi economico in termini di multe.
Tante le accuse ad un movimento che continua a rivendicare un salario ed un lavoro dignitoso indicando quali possono essere le soluzioni, le risorse ed i progetti per il lavoro socialmente necessario. Accuse che fanno riferimento a giornate in cui abbiamo contestato passerelle elettorali, denunciato decreti e riforme antiproletarie, in cui abbiamo manifestato per richiedere incontri e tavoli per portare avanti gli impegni non mantenuti da parte degli enti sulla nostra vertenza.
Le iniziative al Palazzo Reale nel giorno della presenza di Minniti e Salvini poi, le contestazioni fuori al San Nazzaro in occasione dell’apertura della campagna elettorale per le europee del PD, le iniziative di “occupazione” delle sale del Consiglio Comunale contro gli impegni non mantenuti della Giunta De Magistris, le cariche subite fuori al Mercadante alla presenza di Gentiloni con i disoccupati sulla GRU di Piazza Municipio, le iniziative contro il lockdown a senso unico di marzo ed aprile scorso, le iniziative di solidarietà con i lavoratori del Porto di Napoli, i decreti penali di condanna per manifestazioni non autorizzate e presunti responsabili ed organizzatori di blocchi, le denunce al sistema clientelare delle agenzie interinali ecc…
Tutto questo mentre pende ancora un indagine di Associazione a Delinquere per ora a due nostri compagni/e.
Non crediamo debba servire altro per inquadrare l’attacco che il nostro movimento sta subendo, la necessità di rilanciare la lotta ed allargare la solidarietà attiva, la convergenza con tutte le altre lotte operaie, studentesche, ambientali per rafforzarci in un fronte unico di classe.
Siamo tornati da Roma ieri con un risultato in più e consapevoli di dover continuare sulla strada della lotta ora che stanno arrivando fiumi di denaro che per qualcuno dovranno servire solo per “avvicinare la domanda all’offerta di lavoro” (si intende sfruttato, ricattato, sottopagato utile per la giungla del mercato…) noi rivendichiamo piani di formazione/lavoro per garantire un salario dignitoso a tutti i disoccupati e le disoccupate!
A voi invece chiediamo se state dalla parte di chi non da risposte ai proletari che rivendicano lavoro e dignità, lasciando intere fette di proletari in mano alla marginalità sociale oppure con chi si è organizzato per lottare e rivendicare i propri bisogni sociali?
Vi chiediamo di sostenere le spese legali con un contributo alla seguente Associazione Cassa di Resistenza Operaia ODV
IT44V0501803200000017119678
Resisteremo anche dinanzi a questo assurdo accanimento.
Vogliamo risposte per il lavoro!
Vogliamo il pane e pure le rose!
NON UN PASSO INDIETRO!
22 febbraio
Movimento di lotta disoccupati “7 novembre”