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[VENEZIA] Un presidio riuscito, ma ci vuole ben altro per fermare le guerre del capitale in Ucraina e nel mondo!

Riceviamo e pubblichiamo dai compagni della redazione Il Pungolo Rosso questo contributo, già disponibile sul loro sito (vedi qui):

Mestre: un presidio riuscito,

ma ci vuole ben altro per fermare le guerre del capitale in Ucraina,

e nel mondo!

16 febbraio

Ieri a Mestre il Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera – in una situazione locale e non solo locale – quanto mai fredda e distratta, ha indetto un presidio contro la guerra in Ucraina.

Sempre parlando di numeri piccolissimi (120 partecipanti), si può dire che il presidio sia riuscito. 

Vi hanno aderito, con una adesione non solo formale, Emergency, un’associazione di senegalesi, Assopace Palestina, diverse sezioni dell’Anpi, le donne in nero, il Fc e il Pc. 

Diversi gli interventi, anche apertamente contraddittori tra loro.

Come è stato notato nelle conclusioni, infatti, se ha unito tutti i presenti la volontà di mettersi in moto contro questa ennesima guerra del capitale (cosa decisamente apprezzabile e positiva), in diversi interventi è emersa l’illusione che ad impedire la guerra possa valere l’appello ai dettami costituzionali, oppure ad una “diversa” politica dell’Italia e/o dell’Unione europea, o ammiccamenti al ruolo positivo della Russia. Come se a fermare il processo avanzante della guerra (non solo in Ucraina) potessero essere le forze che, in un modo o nell’altro, dall’una o dall’altra parte del fronte, la stanno fomentando.

Il Comitato organizzatore ha invece richiamato l’attenzione dei presenti, già nell’introduzione, sulle cause di fondo di questo corso della guerra ad Est, e sulle primarie responsabilità del governo e delle imprese italiane, avidi di sfere di influenza e di profitti da conquistare anche con operazioni belliche. E, con i suoi interventi, ha invitato tutti a mettere a fuoco che soltanto la mobilitazione di massa dei lavoratori, dei proletari di tutti i paesi chiamati in causa potrà sbarrare la strada alla conflagrazione di un conflitto che sarebbe catastrofico anzitutto per le popolazioni dell’Ucraina.

La guerra in Ucraina – poi – non è un a sé; si colloca dentro una crisi di sistema dispiegata, profondissima, che – neppure usciti dalla pandemia – sembra avere sviluppi rapidi ed imprevedibili per gli stessi grandi manovratori (governi, stati, multinazionali), mentre la tendenza verso nuove precipitazioni belliche sembra allargarsi a tutta un’altra serie di situazioni e scenari, dai dintorni della Cina al Medio oriente. Già ai tempi della macelleria in Siria contro la popolazione insorta, a cui hanno contribuito tutte le grandi potenze, si parlò, giustamente, di una terza guerra mondiale “in vitro”. Ma oggi siamo ad uno scontro sempre più diretto e aperto tra le massime potenze capitalistiche del mondo. Basta ascoltare Biden e Co. Ed il solito ruolo bellicista/”pacifista” dell’Italia pronta a beneficiare, per quel che può, sia degli sviluppi bellici che degli intrighi diplomatici “per la pace”, può ingannare solo chi è deciso a farsi ingannare.

Insomma, solo un primo passo, questo presidio, che indica la necessità di azioni di lotta – anzitutto contro il nostro imperialismo – di ben altra portata, determinazione e organizzazione. Come abbiamo sostenuto nelle conclusioni, e ha ribadito – dopo le conclusioni – un giovane senegalese nei due interventi qui sotto registrati. Ci fanno piacere i rimandi positivi che abbiamo ricevuto anche da chi ha espresso posizioni differenti dalle nostre, come hanno fatto, tra gli altri, alcune compagne/i dell’Anpi, ma dobbiamo andare oltre. Molto, molto, oltre.

Ascolta le conclusioni e le sacrosante parole, giuste e radicali, di un giovane senegalese intervenuto alla fine.


Mestre 19/2.

Presidio contro la guerra in Ucraina e per il ritiro immediato di tutte le truppe italiane all’estero

– Comitato permanente contro le guerre e il razzismo

(italiano – inglese – arabo)

16 febbraio

  • Immediato ritiro delle truppe italiane
  • NO all’invio di armi e alle sanzioni USA-NATO-UE
  • NO alla guerra di propaganda e alle manovre militari dell’Occidente e della Russia
  • Unità tra i lavoratori di tutti i paesi per fermare la corsa alla guerra

SABATO 19 FEBBRAIO, ORE 16:00. PRESIDIO A MESTRE, 

PIAZZETTA XXII MARZO (a fianco della Coin)

Promosso dal Comitato permanente contro le guerre e il razzismo (Marghera)

Per info e adesioni:

comitato.permanente@gmail.com

Facebook www.facebook.com/Comitato-Permanente-Contro-Le-Guerre-E-Il-Razzismo-101125652170634

Assistiamo da mesi ad un’escalation di preparativi di guerra sul confine tra Ucraina e Russia.

Campagne di propaganda bellicista, da un lato e dall’altro del fronte, ammassamento di truppe, invio di armi.

E’ venuto il momento di mobilitarci per far sentire il nostro categorico no ad una nuova guerra, che sarebbe disastrosa per la popolazione dell’intera Ucraina e per tutto il mondo.

La partita è complessa, ma una cosa è certa: in gioco, su tutti i fronti (Stati Uniti, Russia, Unione europea), ci sono esclusivamente interessi di potenza, di dominazione, di sfruttamento, non certo il benessere e la libertà dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Ucraina, oggi costretti a milioni ad emigrare, e flagellati in patria da bassi salari pagati spesso con ritardo, inflazione, peggioramento dell’assistenza sanitaria, corruzione e violenza diffusa.

Stando da questa parte del fronte, ed essendo lo stato italiano e il governo Draghi pienamente parte dell’offensiva occidentale finalizzata a trascinare l’Ucraina in guerra per gli interessi statunitensi ed europei, ci tocca dire forte e chiaro:

Ritiro immediato delle truppe italiane dall’Est Europa e da ogni dove!

No a tutte le forme di mobilitazione bellica, sia sul fronte della NATO che sul fronte della Russia di Putin!

Unità tra i lavoratori di tutti i paesi per fermare la corsa alla guerra – che non sarà fermata dalle manovre diplomatiche, sempre a doppio taglio, ma solo da un’ampia mobilitazione di massa.

Adesioni: Assopace Palestina, Venezia; Associazione Sunugal, Venezia; Emergency, gruppo Miranese; Donne in nero del Miranese e della Riviera del Brenta; Anpi, sezione Martiri di Mirano; Anpi, sezione E. Ferretto, Mestre; Partito comunista, sez. T. Vallotta, Venezia.


UKRAINE

Immediate withdrawal of Italian troops NO to US-NATO-EU arms shipments and sanctions NO to the propaganda war and the military maneuvers of the West and Russia Unity among workers of all countries to stop the race to war!

SATURDAY 19 FEBRUARY, 4 PM PRESIDIO IN MESTRE PIAZZETTA XXII MARZO (next to Coin)

Promoted by Standing Committee against wars and racism (Marghera)

For info and subscriptions:

comitato.permanente@gmail.com

Facebook www.facebook.com/Comitato-Permanente-Contro-Le-Guerre-E-Il-Razzismo-101125652170634

We have been witnessing an escalation of war preparations on the Ukrainian-Russian border for months. Bellicist propaganda campaigns, on both sides of the front, massing of troops, sending weapons. The time has come to mobilize to make our unconditional no to a new war heard, which would be disastrous for the people of the whole of Ukraine and for the whole world. The game is complex, but one thing is certain: at stake, on all fronts (United States, Russia, European Union), there are exclusively interests of power, domination, exploitation, certainly not well-being and freedom of workers in Ukraine, now forced by the millions to emigrate, and scourged at home by low wages often paid with delay, inflation, worsening health care, corruption and widespread violence. Being on this side of the front, and being the Italian state and the Draghi government fully part of the Western offensive aimed at dragging Ukraine into war for US and European interests, we have to say loud and clear: Immediate withdrawal of Italian troops from Eastern Europe and everywhere! No to all forms of war mobilization, both on the NATO front and on Putin’s Russia front! Unity among workers of all countries to stop the race to war – which will not be stopped by diplomatic maneuvers, always double-edged, but only by a broad mass mobilization.


لا للحروب في أوكرانيا! الانسحاب الفوري لكل القوات العسكرية الإيطالية في الخارج ـ ميستري، السبت 19 فبرايرـ اللجنة الدائمة ضد الحروب والعنصرية الانسحاب الفوري للقوات العسكرية الإيطالية لا لإرسال الأسلحة ولا للعقوبات التي تفرضها الولايات المتحدة ـ منظمة حلف الشمال الأطلسي، الناتو ـ الاتحاد الأوربي لا لحرب الدعاية والمناورات العسكرية الغربية والروسية الوحدة بين شغيلي كل البلدان من أجل وقف السباق إلى الحرب السبت 19 فبراير ـ على الساعة 16 ـ الحامية بميستري PIAZZETTA XXII MARZO (بجانب Coin) برعاية: اللجنة الدائمة ضد الحروب والعنصرية ـ مارغيرا من أجل الانضمام أو طلب معلومات يرجى مراسلة الاميل التالي:

comitato.permanente@gmail.com

https://www.facebook.com/Comitato-Permanente-Contro-Le-Guerre-E-Il-Razzismo-101125652170634

منذ شهور ونحن نشاهد تصعيدا لاستعدادات الحرب على الحدود بين أوكرانيا وروسيا. حملات الدعاية العدائية، من جانبي الجهة، حشد القوات العسكرية، وإرسال الأسلحة. لقد حان الوقت لتعبئتنا من أجل إسماع رفضنا القاطع لحرب جديدة، التي قد تكون كارثية على كل ساكنة أوكرانيا برمتا وعلى العالم أجمع. اللعبة مركبة، لكن الشيء الوحيد المؤكد هو أن: هناك في اللعب، على جميع الجهات (الولايات المتحدة، روسيا، الاتحاد الأوربي)، فقط مصالح القوة والسيطرة والاستغلال، وليس حتما رفاهية وحرية شغيلي وشغيلات أوكرانيا، الذين أجبروا اليوم على الهجرة النازحة بالملايين، ويعانون في الوطن من انخفاض الأجور التي تدفع عادة بشكل متأخر، وتضخم وتدهور الرعاية الصحية، والفساد وانتشار العنف. وبكوننا في هذا الجانب من الجبهة، وبكون الدولة الإيطالية وحكومة دراكي جزءا لا يتجزأ من الهجوم الغربي الذي يهدف إلى جر أوكرانيا إلى الحرب من أجل مصالح الولايات المتحدة والاوربية، علينا أن نقول بصوت قوي وواضح: الانسحاب الفوري للقوات العسكرية الإيطالية من أوربا الشرقية ومن كل مكان هي متواجدة فيه! لا لكل أشكال التعبئة الحربية، سواء على جبهة الناتو أو نظيرتها بوتن الروسية! وحدة شغيلي كل البلدان من أجل وقف السباق إلى الحرب ـ التي لن توقفها المناورات الدبلوماسية، ذات الحدين دائما، وإنما ستوقفها فقط تعبئة الجماهير الواسعة.