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[CONTRIBUTO] Pandemie, guerre e… futuro. Registrazione del convegno “Il capitalismo delle catastrofi” del 10/4

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dai compagni della redazione Il Pungolo Rosso, già disponibile sul loro sito (vedi qui):

Pubblichiamo qui di seguito la traccia della relazione che Ernesto Burgio ha tenuto all’assemblea del 10 aprile. Ogni passaggio di questo denso intervento meriterebbe ulteriori discussioni che, in parte, ci sono state nel corso dell’assemblea e nel dopo-assemblea – ad esempio sul nesso sindemia/classi/razze o sul tema, per noi più problematico, dei poteri/strapoteri di Big Pharma. Su questioni di tale ampiezza e profondità è vitale continuare a confrontarsi senza paraocchi ‘ideologici’Non mancheranno le occasioni. 

ll Pungolo Rosso

Pandemie, guerre e… futuro

– Ernesto Burgio

1. Sarebbe estremamente difficile oggi valutare con un minimo di serenità e attendibilità la crisi – di dimensioni epocali e planetarie – che stiamo attraversando:

  • mi riferisco sia alla crisi politica (militare) ed economica, di cui non possiamo valutare e prevedere la portata e le conseguenze… che rischiano di essere drammatiche per la nostra vita e per l’intero pianeta
  • sia alla crisi sanitaria (pandemica) che non è detto sia risolta, e che ha le sue premesse in una crisi biologica (microbio-ecosistemica) veramente epocale (antropocene… allevamenti intensivi… ma anche laboratori/bio-sicurezza)

2. Entrambe le crisi, quella politica militare e quella biologica-sanitaria, hanno radici profonde e antiche, ed erano state previste e preannunciate da almeno 10 anni (e non in termini vaghi, ma in termini estremamente precisi…) dai maggiori esperti.

E non si è fatto nulla per evitarle, e nemmeno (almeno in Occidente) per prepararsi.

3. Non è facile capire oggi come mai la gran parte degli esperti e dei commentatori mediatici non si interroghino sui possibili nessi tra le 2 crisi… quella politico-militare e quella biologica e sanitaria

(chi lo fa, lo fa in modo generico e complottista…).

4. Non si può prescindere dallo scenario globale:

  • di guerra planetaria per il controllo delle risorse (idriche, alimentari, energetiche, minerarie, ecc.) sempre più scarse in relazione all’aumento dei consumi e dei consumatori e, di conseguenza...
  • di crisi dell’ecosfera (litosfera, idrosfera, atmosfera, BIOSFERA…), delle catene alimentari, climatica, biologica e sanitaria… demografica, sociale, politica, economica senza precedenti..
    Parola chiave: ANTROPOCENE

5. E’ innegabile che le tensioni ai confini tra

– l’Occidente sotto “tutela NATO” e
– la Russia di Putin si siano andate acuendo negli ultimi 10 anni.

6. È innegabile che le tensioni tra le tre maggiori potenze, USA, Cina, Russia… rischiano di portare l’umanità verso una guerra globale che non può che avere conseguenze catastrofiche…

7. E’ innegabile che i maggiori esperti di politica internazionale seguono con apprensione il confronto sempre più duro tra le grandi potenze… e che le manovre delle truppe NATO in Europa dell’Est (proprio alla fine del 2019…) fossero già sintomatiche di una tensione crescente.

8. È innegabile che il maggior esperto al mondo di coronavirus, Ralph Baric, abbia non solo affermato da tempo che il SARS-CoV-2 non è un virus del tutto naturale, ma abbia anche puntato il dito (insieme ad altri scienziati sulle pagine di Science) contro la Cina a suo/loro parere responsabile della sua fuoriuscita, si spera accidentale, da un laboratorio (probabilmente nei pressi di Wuhan…).

A questo proposito è noto:
– che un numero imprecisato di laboratori ufficiali e segreti portano avanti ricerche estremamente pericolose (tipo guadagno di funzione…) ormai in tutto il mondo, A SCOPO PREVENTIVO E DIFENSIVO;
-che la distinzione tra “biodifesa” e “guerra biologica” è teorica… (la ricerca in biodifesa impone la creazione di armi biologiche, e tutte le ricerche a doppio uso possono essere utilizzate per scopi militari);
– che gli USA avevano proposto/adottato una moratoria (2014) che però era assolutamente inapplicabile, visto che è impossibile controllare i laboratori militari sparsi per il mondo;
– che gli incidenti di laboratorio anche da laboratorio di livello 3 e 4 sono frequenti da decenni;
– che ci sono già state accuse reciproche di attacchi con agenti biologici (es. tra USA e Cuba).

9. Per quanto concerne più specificamente la pandemia in atto, possiamo sottolineare ancora una volta il diverso approccio da parte

  • dei paesi occidentali (ospedalocentrico e vaccinoprofilassi-centrico)
  • ed asiatici (Gold standard: controllo delle catene dei contagi, monitoraggio dei casi, profilassi dell’ingresso del virus in ospedali e aree sanitarie usuali…)

È vero che fino a questo punto la strategia dei paesi asiatici sembra vincente, ma è anche vero che quello che sta succedendo a Shanghai, Hong KongCorea del sud e Giappone potrebbe anche dimostrare una scarsa immunità collettiva, pericolosa per il futuro sia loro che dell’intero pianeta.

10. Valutazione della strategia vaccinale: sicuramente è stata una grande sfida (lo sottolineo ancora una volta, del tutto nuova… NON si era mai cercato di fermare una pandemia in corso con un vaccino).

Difficile valutare a questo punto l’efficacia: indubbiamente l’immunità acquisita è meno stabile di quella naturale, ma è anche vero che i vaccinati continuano a incontrare il virus e in parte a infettarsi e a contagiare, ma questo permette l’acquisizione di un’immunità di gregge senza costi troppo alti in termini di vite, sanitari, ed economico-finanziari…

NOTA: quando emerge un virus pandemico, l’unico modo per rallentarne la diffusione è
– da un lato fermare le catene dei contagi (in Italia da aprile a giugno 2020 il Lockdown e altre contromisure ANCORA OGGI CRITICATE),
– dall’altro favorire il prodursi di un’immunità collettiva sia naturale (cioè per incontri ripetuti con il virus a bassa carica virale), sia mediante vaccino profilassi attiva di massa.

NOTA: La pandemia ha avuto nel mondo quattro ondate globali (+ 1):
– una alla fine del 2020 (con punte di 16-18000 morti/al giorno);
– una marzo-maggio 2021 (punte di 15 16.000 morti/al giorno);
– una estate 2021 (punte di 12.000 morti/al giorno);
– una numericamente enorme (con punte di 4 milioni di contagi/die), ma con varianti (Omicron) evidentemente meno letali e/o immunità acquisita abbastanza efficace (punte max di 13.000 morti/al giorno, molto basse in relazione all’enorme numero dei casi )
– In Italia, UK, Belgio, USA, Brasile, Perù... c’era stata anche un’ondata iniziale nella primavera 2020…

NOTA
in Italia durante la prima ondata picchi di 920 morti/al giorno; durante la seconda fino a 990 morti/al giorno; durante la terza fino a 700 morti/al giorno. Dall’estate del 2021 (da quando i vaccini hanno cominciato a funzionare in Italia), non più di 160 morti/al giorno. (UNA CERTA IMMUNITA’ QUINDI SI E’ SUBITO CREATA)
.

Il fatto che continui a morire un certo numero di persone anche in paesi vaccinati ++ (Italia, Germania, UK…) potrebbe significare che i vaccinati non responsivi (tipicamente gli anziani) continuano a subire un virus che probabilmente è diventato solo in parte meno virulento (questo fa capire quanto sbagliato sarebbe stato vaccinare soltanto i fragili, gli immunodepressi, gli anziani, come qualcuno sosteneva).

NOTA
I vaccini a RNA sono stati proposti da qualche tempo come i “vaccini del futuro” perché non necessitano di coltura su cellule embrionali, ecc. (espongono a minori rischi di contaminazione) e sono almeno in teoria ben modulabili (per biosintesi/reverse genetics) in relazione all’evoluzione delle varianti.

NOTA
Sono vaccini, NON sieri (ecc.) in quanto funzionano attivando in modo (fin troppo specifico) l’immunità della popolazione verso l’agente patogeno. Casomai ci si dovrebbe chiedere perché si è preferito proprio l’RNA rispetto, ad esempio, a vaccini modulari proteici come quelli prodotti a Cuba.
La risposta più semplice sarebbe che si conta di utilizzare in futuro la tecnologia a RNA sia in campo vaccinale, sia in ambito terapeutico, perché sono dotati di grandi potenzialità e non interferiscono, in generale, con il DNA dei soggetti inoculati.

NOTA: circa la possibilità di raggiungere un’immunità collettiva tramite la sola vaccinoprofilassi, a questo punto ci sono molte incertezze… Forse, però, meno nei paesi occidentali che nei paesi asiatici, perché grazie ai vaccini il virus gira da quasi un anno sottotraccia favorendo un’immunizzazione sia naturale, sia artificiale: bisogna augurarsi che questa duplice via di immunizzazione funzioni (se si raggiunge un 90% di soggetti immunizzati per via artificiale + naturale).
In questo senso le posizioni anti-vacciniste (essenzialmente ideologiche) sono pericolose:
sia perché rischiano di ostacolare il formarsi dell’immunità di gregge;
-sia perché in una situazione come questa in cui centinaia di milioni di soggetti immunizzati con tre dosi, pur rimanendo asintomatici o paucisintomatici, fanno circolare il virus, il non vaccinato 
rischia di più.

11. Evoluzione del virus… impossibile da prevedere, perché dipende da ALMENO tre variabili:

– agente patogeno: tendenza e capacità del virus di adattarsi e convivere con la nuova specie. Mutazioni e ricombinazioni sono inevitabili per anni/decenni, ma non è detto che lo rendano più virulento/contagioso;

– sistema immunocompetente del nuovo ospite: acquisizione di un’immunità collettiva più o meno stabile e duratura;
– condizioni ambientali: allevamenti intensivi, periferie delle megalopoli, farmaci e vaccini, diffusione in fauna selvatica o comunque in altri animali.

12. Quest’ultimo punto ci costringe a inserire un’altra tematica concernente l’evoluzione di questa che qualcuno (anche alcuni politici…) hanno definito l’era delle pandemie (meglio: delle Pandemie dell’Anthropocene, cioè dovute ai fattori precedentemente elencati: allevamenti intensivi, periferie delle megalopoli… ma anche ecosistemi microbico-virali alterati e pressione evolutiva di migliaia di molecole chimiche più o meno intenzionalmente biocide).

LA PANDEMIA PIÙ TEMUTA E ATTESA ERA ED E’ L’AVIARIA.

13. Difficoltà a informarsi, a orientarsi, a interloquire, a informare correttamente senza correre il rischio di essere fraintesi o strumentalizzati… in una situazione in cui non ha alcun senso “schierarsi”… eppure tutti si sono via via schierati (pand/no pand… mask/no mask… iper-vax/no vax..)
(qualcosa di simile sta succedendo con la guerra…)

Personalmente da qualche mese avevo deciso di non intervenire più proprio per questi motivi…
A) all’inizio della pandemia avevo dovuto prendere le distanze da chi – non essendosi mai occupato di questo tipo di virus ed emergenze – rischiava di creare grande confusione…
avendo capito che ci saremmo trovati di fronte a un dramma epocale perché questi virus non sono semplici “agenti patogeni”, ma “Trigger” [grilletti] che in una parte della popolazione umana possono scatenare reazioni immunoinfiammatorie violentissime (almeno fino a quando non raggiungono un equilibrio con la nuova specie).

B) Ben presto mi sono venuto a trovare nella posizione più difficile…
inviso sia agli iperMask/iperVax/allarmisti (PM 10) sia ai noPand/nomask/no lockdown/Novax
… e a quelli che asseriscono che “basta curare” per evitare la morte (cosa VERA solo in parte perché questi virus, lasciati a sè stanti, avrebbero un indice di letalità del 2-3% nei primi due anni. Ed è quasi impossibile prevedere quali soggetti apparentemente privi di fattori di rischio andranno incontro a reazioni immuno-infiammatorie potenzialmente fatali).

C) In particolare ho avuto qualche confronto difficile con alcuni di questi gruppi.
Mi limito a dire che, prese singolarmente, alcune affermazioni possono sembrare sensate.
Ma spesso si tratta di convinzioni non fondate su una vera conoscenza dei meccanismi patogenetici e delle modalità di diffusione ed evoluzione del virus… Curare e’ importante, ma non basta… e bisogna evitare di essere strumentalizzati dai circuiti noVax, ecc.

Non dimentichiamo che in 2 anni CI SONO STATI OLTRE 6 MILIONI DI MORTI (NATURE 8-10 milioni) e non è ancora finita…

MA soprattutto, LO SOTTOLINEO: un’eventuale pandemia aviaria (indice di letalità iniziale 40-50%) spersone e gruppi polemici e privi di vera competenza ricominciassero con critiche e polemiche (no Mask.. no-lockdown.. noVax e perfino noPand) sarebbe un’ecatombe (cfr. 1918).

14. Il vero significato della parola Sindemia (cfr. da Horton al PM 0,1). Il fattore di rischio max è la disfunzione endoteliale sistemica in obesità, diabete cronico, aterosclerosi e ipertensione gravi, trombofilia ecc.
Non si è fatto abbastanza per informare, formare, mettere in campo protocolli adeguati, ecc..

15. Ultimo punto importantissimo, ma cui accenno appena, visto che sarà sicuramente trattato magistralmente da altri. Non si è fatto nulla nei paesi occidentali per rafforzare la medicina territoriale e per mettere in campo strutture in grado di contenere un’eventuale pandemia drammatica.

POST-SCRIPTUM

Infine un accenno ai rapporti tra potere (in particolare neoliberismo) e salute umana…
– Gestione degli organismi (BIOPOTERE)…
– Gestione e controllo delle coscienze mediante la PAURA delle malattie e della morte
– Enormi interessi di Big-Pharma e suo controllo sulla ricerca e sulla politica
– Biomedicina riduzionista, DNA centrica, farmaco-centrica, ecc.

Ma su questo torneremo in altra occasione.

Sempre di Ernesto Burgio segnaliamo altri tre interventi, il primo è sul nostro blog, il secondo sul sito ‘Gli asini’, il terzo su ‘Sinistra in rete’.

https://www.sinistrainrete.info/societa/20025-ernesto-burgio-la-prima-pandemia-dell-antropocene.html


Registrazione del convegno “Il capitalismo delle catastrofi”, 10 aprile 2022

10 aprile 2022

Siamo lieti di poter rendere disponibile la registrazione del convegno svoltosi il 20 aprile scorso sul tema “Il capitalismo delle catastrofi”. Esso e’ stato animato da organizzazioni di lotta sociale, sindacale e politica, e da ed esperti militanti come E. Burgio e R. Antunes; ha visto inoltre l’intervento di portavoce di organizzazioni dalla Germania e dalla Gran Bretagna. Per un inquadramento delle tematiche trattate nel convegno rinviamo a questo post. A convegno terminato, abbiamo poi pubblicato un sintetico, positivo bilancio. Per ascoltare dunque le registrazioni cliccare nell’immagine sottostante le parole del titolo “Il capitalismo delle catastrofi etc.” o seguire direttamente questo link.

Buon ascolto.

Ricordiamo infine che questo convegno fa seguito alla giornata di contro-informazione su cause e gestione capitalistica della pandemia SARS-COV 2 tenutasi ad aprile 2021, su cui rinviamo a questa selezione di interventi: Giornata di controinformazione, denuncia e lotta in difesa della salute e della vita: gli interventi di Rob Wallace, Ernesto Burgio, Luc Thibault, Visconte Grisi, Antonio Bove.