Comunicato stampa:
continua la lotta per un lavoro sano in Geodis
e conquistata la stabilità in Adidas!
Si è svolta oggi in Prefettura a Piacenza la trattativa per il magazzino Geodis di Castel San Giovanni (PC).
Il magazzino è stato interessato solo due giorni fa da uno sciopero del S.I. Cobas nel quale si rivendicavano le condizioni di sicurezza assenti e la fine di un sistema distorto di reclutamento e gestione della manodopera.
Di fronte al silenzio dei sindacati confederali, solo il S.I. Cobas si è preso in questi mesi l’onere di denunciare queste pericolose condizioni di lavoro, confermate tragicamente proprio nella giornata di ieri dalla tragedia sfiorata che ha visto coinvolto un padre di quattro figli, miracolosamente sopravvissuto alla caduta di un elettrodomestico ed elitrasportato all’ospedale di Parma.
L’incontro prefettizio ha visto dare atto al S.I. Cobas del ruolo avuto nella denuncia e un impegno di Geodis a intervenire per porre rimedio alle mancanze in termini di sicurezza.Non è ancora del tutto risolto invece l’aspetto rivendicativo.
Il S.I. Cobas vuole il superamento del sistema degli appalti, che si traduce solo in riduzione dei salari e in mancanza di condizioni di sicurezza.
Si richiede anche la giusta valorizzazione del personale con più anzianità sia in termini di formazione che di mansioni.
Cosa ancora più importante, deve istantaneamente terminare il sistema di intimidazioni messo in atto verso tutti i lavoratori e i rappresentanti sindacali, denunciato con forza dagli RSA in prefettura.
Permane pertanto la rivendicazione dell’assunzione diretta da parte di Geodis del personale operante del magazzino, oltre che la richiesta di principi condivisi per l’utilizzo del personale ora appaltato a Logidea srl.
La trattativa proseguirà pertanto fra S.I. Cobas e datore di lavoro, sino a che tutte le rivendicazioni saranno accettate e ricordando che in caso di mancato soddisfacimento delle rivendicazioni operaie la lotta proseguirà a livello nazionale investendo tutti i magazzini Geodis in Italia.
Se la legge permette la frammentazione dei lavoratori, come S.I. Cobas rispondiamo richiamando all’unità e alla solidarietà: in Geodis, in tutto il mondo operaio, in tutto il paese, per rispondere all’offensiva padronale e alla crisi dei salari.Intanto portiamo a casa il consenso delle istituzioni rispetto alle nostre rivendicazioni e finalmente il riconoscimento del ruolo svolto dal S.I. Cobas per la sicurezza e la legalità nel mondo del lavoro piacentino!
Sempre oggi, Difarco e Adidas hanno firmato con il S.I. Cobas il rinnovo della presenza a Piacenza fino al 2024.
Un magazzino con 300 lavoratori a rischio è stato quindi salvato dall’intervento del S.I. Cobas, come sempre a difesa dell’occupazione e della stabilità per i lavoratori piacentini.
Avanti così, alla lotta!
15 giugno
Coordinamento provinciale S.I. Cobas Piacenza