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[TORINO] Lavoratori Safim assolti. Avanza la lotta per migliorare le condizioni di lavoro e di vita, per la libertà sindacale

ASSOLTI I LAVORATORI SAFIM!

CONTINUA LA LOTTA PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA, PER IL RISPETTO DELLA LIBERTA’ SINDACALE

Termina con l’assoluzione il processo nei confronti dei lavoratori che nel 2015-2016 avevano scioperato davanti ai cancelli della Safim s.p.a di None (azienda logistica agroalimentare a freddo che ha come principale cliente la Dimar di Roreto di Cherasco, azienda del gruppo Selex – grande distribuzione organizzata – che nel cuneese con un fatturato di più di 1 miliardo e 100 milioni di euro di euro è seconda solo alla Ferrero), protestando contro lo sfruttamento per migliorare le loro condizioni ed ottenere il rispetto della libertà sindacale di scegliere l’organizzazione che li rappresenta con cui difendere il proprio interesse.

Una lunga e dura lotta portata avanti dagli operai con scioperi, presidi, manifestazioni ed assemblee pubbliche che aveva acceso – insieme alla lotta degli operai dei mercati generali Caat di Grugliasco – una potente luce sullo sfruttamento e l’oppressione della classe lavoratrice nel torinese (e non solo) alla base del profitto delle grandi aziende:

https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/763731397994735

Una lotta esemplare e non solo di denuncia, grazie alla quale i lavoratori hanno conquistato contratti regolari con aumenti di salario e più sicurezza, passando dalla miseria delle cooperative e dei cambi appalto all’internalizzazione con condizioni più dignitose tuttoggi in vigore all’interno del magazzino Safim (che impiega circa 200 operai).

Una lotta operaia che ha riscosso larga crescente solidarietà e che è continuata inevitabilmente intensificandosi quando l’azienda licenziò i quattro lavoratori rappresentanti del sindacato, i quali avevano denunciato le condizioni di lavoro alla direzione territoriale dell’Ispettorato di Torino: tale rappresaglia pradonale ed antisindacale ricevette l’appoggio anche dell’Unione Industriale.

Dopo aver vinto la causa per il licenziamento dei delegati giudicato illeggittimo quattro anni fa, oggi i lavoratori segnano un’altra vittoria per la libertà sindacale ed il diritto di sciopero e manifestazione: una nuova battuta d’arresto per il piano di vendetta dell’azienda, allora proseguito con le denunce a 34 scioperanti ed agli operatori sindacali S.I. Cobas nella speranza di impaurire gli operai con il loro sindacato conflittuale e così poter attaccare ulteriormente le conquiste che i lavoratori hanno ottenuto usando l’arma della solidarietà e del picchetto, unendosi ed organizzandosi con la lotta.

Lo sciopero, questa storica pratica d’azione del movimento operaio, permette ai lavoratori di conquistare migliori condizioni di lavoro e di vita: avanti con la lotta!

S.I. Cobas Torino