Dalle prime luci dell’alba siamo stati in sciopero con presidio allo stabilimento Orlandi di Gatteo (FC) per ricordare la perdita del nostro fratello Ndiaye Massamba, deceduto a seguito di un grave infortunio avvenuto sul posto di lavoro nella notte tra venerdì e sabato.
Ci stringiamo al dolore della famiglia, dei colleghi e di tutta la comunità senegalese che stamattina era presente in delegazione insieme al fratello di Massamba.
I lavoratori oggi devono rompere gli schemi, uscire da una logica concertativa che per anni si è dimostrata fallimentare e ha riportato lavoratori e lavoratrici ad un peggioramento continuo delle condizioni di vita e di lavoro.
Solamente nei primi 10 mesi del 2022 i morti sul lavoro sono oltre 900, significa tre morti al giorno in otto ore di lavoro, consideriamo questo dato sconcertante e crediamo fortemente che solo l’unità dei lavoratori può fermare questa strage in atto.La cosa fondamentale è riprendere a fare conflitto nei luoghi di lavoro per rivendicare non solo un salario migliore, ma soprattutto come in questo caso, migliori condizioni di vita e di lavoro facendo rispettare le normative sulla sicurezza.
Con la consapevolezza che l’unica arma che hanno i lavoratori per combattere e contrastare l’avidità dei padroni è la lotta di classe.
Non vogliamo piangere altri morti, i lavoratori devono incrociare le braccia ogni qualvolta non sussistono le condizioni per lavorare in sicurezza, perché il diritto di lavorare in condizioni in condizioni in cui sia garantita la salute e la sicurezza non può essere negoziabile mai.
Per Massamba, per tutti…
12 dicembre
S.I. Cobas Bologna
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UN ALTRO MORTO DA PIANGERE
IN NOME DEL PROFITTO!
Nella notte del 9 Dicembre alle 02.00 del mattino è morto un giovane operaio sul luogo di lavoro.
L’infortunio mortale è avvenuto presso l’azienda Orlandi a Gatteo (FC) e ha coinvolto tragicamente il nostro fratello Ndiaye Massamba.
Di origine senegalese Massamba lavorava nel magazzino di Orlandi da circa 4 anni anche lui come tanti altri era emigrato in Italia in cerca di un futuro migliore. In questo periodo si stava preparando per andare in ferie al suo paese dove lascia moglie e 3 figli piccoli.
Una notte gelida che ha ghiacciato il sangue di tutti noi quella in cui Massamba era salito sulle forche di un carrello elevatore, a circa 5/6 metri di altezza, per sistemare una serranda mobile che si era bloccata.
Aveva freddo e per questo voleva chiudere quelle serrande bloccate.
Arrivato fin sopra è scivolato e il violento impatto con il cemento del capannone gli è stato fatale.
Un lavoratore modello, generoso e, sempre pronto ad aiutare il prossimo, così lo ricordano tutti i colleghi di lavoro.
È ora di dire basta. Non possiamo e non vogliamo rincorrere altri morti sul lavoro in nome di un profitto che non si cura della salute e della sicurezza dei lavoratori e che considera la vita degli operai meno importante della merce che chiede loro di movimentare.
Per tutti questi motivi, per Massamba, nel dolore e nella rabbia il Sindacato Si Cobas proclama immediata apertura dello stato di agitazione e sciopero immediato.
11 dicembre
S.I. Cobas Romagna